Appuntamento a Reggello per far il punto della situazione sia sulla Sims, che attraversa un momento difficile con il rischio di 35 esuberi all’orizzonte, su 130 dipendenti; sia per l’Istituto De Angeli, apparentemente più solido ma anche questo con poche certezze sul futuro
Si svolgerà lunedì 27 marzo dalle ore 21 al Teatro Excelsior di Reggello l'iniziativa pubblica dedicata alle situazioni della Sims e dell'Istituto De Angeli, i due stabilimenti che si occupano di produzione chimica e farmaceutica di Reggello. L'iniziativa è frutto della volontà delle RSU delle due aziende e delle organizzazioni sindacali territoriali di Cgil Cisl e Uil del settore.
L'obiettivo dell'iniziativa è di allargare la riflessione e la conoscenza della situazione attuale delle due aziende storiche del territorio, che hanno in comune una incertezza sul futuro: c'è il rischio infatti, spiegano gli organizzatori, di un forte impoverimento della chimica valdarnese se non verranno trovate soluzioni positive alle negative dinamiche aziendali.
"Da un lato – dicono Rsu e sindacati – occorre analizzare la situazione della Sims e la storia, nota, di chi non investe, e perde competitività e credibilità sul mercato: come impedire il definitivo declino di un'azienda che, senza una strategia industriale e un piano vero di rilancio, non ha futuro non solo per le 35 persone dichiarate in esubero, ma per tutti i 130 lavoratori?".
"Dall'altro lato, parlando dell'Istituto De Angeli e della proprietà della francese Fareva, è necessario far riemergere l'appello dei lavoratori, da anni inascoltato, che chiedono conferme degli impegni su investimenti ed occupazione nello stabilimento italiano di Reggello. Questa è solo apparentemente una situazione più semplice: nonostante le dimensioni in mondiali e la solidità finanziaria la multinazionale francese non ha un piano di sviluppo per l'Istituto De Angeli, che nello stabilimento reggellese conta circa 300 lavoratori".
L'incontro di lunedì sera, a cui sono stati invitati i rappresentanti istituzionali, è aperto alla partecipazione di tutti i cittadini. “Con la nostra iniziativa – concludono Filctem CGIL, Femca CISL e Ulitec UIL Firenze – chiediamo alle Istituzioni una volta per tutte di diventare protagoniste delle due vertenze e di convocare immediatamente i vertici delle due aziende per chiedere garanzie sulle intenzioni future. Chiediamo a tutti i cittadini la massima partecipazione e solidarietà: sono in gioco i posti di lavoro di centinaia di cittadini valdarnesi e anche un pezzo di economia necessari per la tenuta economica e sociale del Valdarno”.