19, Dicembre, 2024

Sgarbi attacca il progetto per Piazza Ficino: “Una distruzione”. Replica Giulia Mugnai: “Siamo rispettosi del patrimonio”

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Un video su facebook del noto critico Vittorio Sgarbi attacca il progetto di riqualificazione della piazza figlinese definendolo “uno stupro”. La sindaca respinge al mittente le critiche: “Piazze e centri storici muoiono nell’immobilismo, investiamo invece per riqualificare con rispetto. Non accettiamo chi si erge a paladino della bellezza con le parolacce”

Ha fatto il giro del web il video in cui il noto critico d'arte Vittorio Sgarbi attacca il progetto per la riqualificazione di Piazza Marsilio Ficino. Lo definisce "uno stupro" della bellezza della piazza, lo paragona a quanto accaduto per le Lambruschini (altro progetto su cui si era presentato qualche anno fa a Figline per un durissimo attacco all'amministrazione comunale), e chiede ai figlinesi di ribellarsi. "Non fatevi violentare, difendete la vostra piazza", dice Sgarbi, in mezzo ad altre espressioni ben più colorite e forti. 

Arriva con un altro video su facebook la replica della sindaca Giulia Mugnai. "Non sarò altrettanto efficace perché le parolacce non mi vengono bene. Voglio chiarire che non stiamo stuprando una piazza: siamo rispettosi del patrimonio che ci circonda, vogliamo investire 500mila euro per riqualificarlo. Non credo a quella Italia che è talmente bella che deve sedersi sulla sua bellezza e non far nulla per migliorare: penso che per tenere vivi i centri storici bisogna investirci, per evitare che muoiano. Certo va fatto con rispetto per la loro forza storica e culturale".

Toccando anche il tema Lambruschini, la prima cittadina conclude: "Non accettiamo chi si erge a paladino della bellezza con le parolacce. E davvero, facciamola finita con questa storia delle Lambruschini, che vengono tirate in ballo parlando a sproposito di delinquenti e tangenti: tutte le persone che erano indagate sono state assolte, e non lo erano certo per tangenti. Ora il cantiere riaprirà, perché non è più sotto sequestro, e finalmente vedremo i lavori ripartire". 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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