26, Novembre, 2025

Montevarchi, servizi cimiteriali: opposizione critica sulla esternalizzazione. “Così il comune rinuncia al controllo su un servizio sensibile”

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Sono i consiglieri Fabio Camiciottoli e Cristina Rossi a sollevare forti perplessità sul progetto della giunta di Montevarchi per esternalizzare i servizi cimiteriali del comune. I due esponenti dell’opposizione, capigruppo di Avanti Montevarchi Europa Verde e di Insieme Comune, spiegano infatti che in questo caso l’esternalizzazione interessa un servizio particolarmente sensibile proprio per la sua natura, e che quindi necessita di maggiori attenzioni.

Spiegano Camiciottoli e Rossi: “La scelta di esternalizzare servizi pubblici, specialmente quando questi rivestono importanza sociale, deve essere fatta come ultima opportunità e con molta attenzione e non in modo estemporaneo o contingente. Noi non siamo aprioristicamente contrari ad esternalizzazioni di servizi ma quello che oggi ci viene proposto certifica il fallimento di una Giunta e della maggioranza che più che governare sembra ‘sgovernare’. La Giunta, infatti, propone l’esternalizzazione dei servizi cimiteriali per 2 anni per un valore complessivo di 290.000 euro senza mettere a disposizione un progetto che giustifichi la scelta e permetta ai Consiglieri di valutare tutti gli aspetti. Anche la natura e l’entità delle attività connesse alla futura procedura di affidamento restano vaghe, come sottolineato dai Commissari Consiglieri durante la Commissione consiliare propedeutica al Consiglio”.

“Come al solito – accusano gli esponenti di opposizione – mancano trasparenza e partecipazione: la decisione è stata inserita tra le modifiche al piano, senza un vero confronto in Commissione, né un’adeguata informazione pubblica. Di fatto i Consiglieri, nel silenzio assordante della maggioranza, sono chiamati a esprimersi, più che su un progetto ed un obbiettivo, su un titolo posto nella proposta di Deliberazione. Un modo di agire e una scelta che consideriamo grave, discutibile e sbagliata, sia sul piano politico che su quello gestionale”.

E nel merito della decisione, i due consiglieri aggiungono: “La cura dei cimiteri, la gestione delle tumulazioni e delle attività connesse non sono un servizio qualsiasi: toccano direttamente il rispetto per i defunti, il rapporto con le famiglie e la dignità delle nostre comunità. Affidarne la gestione a un operatore privato significa trasformare un dovere civico in una prestazione a logica di profitto e certificare che in questi 8 anni la politica sul personale dell’Ente è stata fallimentare e per nulla lungimirante. Se oggi mancano operai o se molti hanno preferito trasferirsi per mobilità in altri Enti occorreva porsi delle domande, elaborare prospettive anziché impiegare le poche risorse per i più variegati compiti. Questa scelta rappresenta l’ennesima rinuncia alla gestione diretta di un servizio pubblico. A pagarne il prezzo saranno le famiglie, specialmente quelle più fragili, e i lavoratori potenzialmente coinvolti nel cambio di gestione. I servizi cimiteriali non sono un affare: sono un diritto e una responsabilità pubblica. Chiediamo all’Amministrazione di ritirare questa scelta e di avviare un percorso di valutazione alternativa che mantenga in capo al Comune un servizio tanto delicato quanto identitario”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore
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