24, Aprile, 2024

Sentenza ‘cartelle ritoccate’ al Monoblocco, parla il dottor Ciari: “Finalmente giustizia è fatta. Ma in questo processo la Asl ha speso soldi pubblici”

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Il medico valdarnese sollevò il caso, denunciando le cartelle ritoccate prima ai vertici Asl, poi direttamente al tg satirico Striscia la Notizia. Oggi commenta la sentenza di condanna del Tribunale di Arezzo, e attacca: “Mi scontrai contro un muro di silenzio”

"Dopo otto anni finalmente giustizia è fatta. Prima  di tutto per i congiunti del paziente e poi anche per me". Il medico che denunciò il caso della cartella ritoccata al reparto di urologia del Monoblocco è il dottor Costantino Ciari. Oggi, a distanza di otto anni, commenta la sentenza di condanna per falsità materiale nei confronti dei due medici sotto accusa. 

"Vorrei ricordare – afferma Ciari – che prima di andare a Striscia, sei mesi prima, nel giugno del 2006 avevo informato di tutta la vicenda i vertici della Asl8: i quali per tutta risposta mi avevano denunciato alla Procura della Repubblica di Arezzo per una supposta truffa poi archiviata. Non solo, ma il Direttore Generale dottoressa Calamai, oggi a capo della AOU di Careggi, si era peritata di denunciarmi anche alla Corte dei Conti e all'Ordine dei Medici. Denunce anch'esse archiviate". 

"Vorrei ricordare inoltre – continua il medico valdarnese – che dopo il passaggio di Striscia tutto l'apparato politico locale e regionale fino ad Enrico Rossi, allora assessore regionale alla sanità, si schierarono a difesa del dottor Migliari e criminalizzarono il sottoscritto. Il tempo e la giustizia mi hanno dato ragione: la Asl ha perso tutte le cause! Ha perso la causa che mi ha intentato per diffamazione; ha perso la causa che io gli ho intentato per mobbing; tutte le sue denunce nei miei confronti sono state archiviate; ed ora il dottor Migliari è stato condannato per falso".

Ciari poi aggiunge un'altra considerazione: "Tutta questa vicenda è costata alla Asl  fino ad oggi, facendo un conto approssimativo, circa 400mila euro. Soldi dei cittadini che si sarebbero potuti risparmiare se i dirigenti Asl si fossero comportati secondo i principi costituzionali di legalità, imparzialità e buona amministrazione. Principi completamente disattesi e calpestati".

"Tutta la vicenda – conclude Ciari – è l'ennesima dimostrazione di come 60 anni di potere monocolore hanno ridotto questa Regione. E in questi giorni si vede nei fatti. Mentre il Paese e la Toscana in particolare sono attanagliati dalla crisi economica, la Regione ha distribuito 12 milioni di euro di premio a circa 120 dirigenti fra i quali anche i Direttori Generali delle Asl che hanno stipendi che superano abbondantemente i 100mila euro. Tutto questo dimostra che qui in Toscana siamo in balia di un potere ottuso e arrogante  del quale dobbiamo liberarci. Anche per questo  ho accettato la candidatura a consigliere alle prossime elezioni regionali  per la Lega Nord Toscana". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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