La prima questione sulla quale il gruppo Liste civiche sangiovannesi punta l’indice è quella della nuova porzione della scuola del Doccio, nel quartiere Oltrarno, inaugurata il 14 settembre e sottoposta ad interventi la scorsa settimana per infiltrazioni di acqua.
Il gruppo all’opposizione lo scorso 20 luglio aveva presentato all’assessore Pellegrini una interrogazione per avere informazioni sullo stato dei lavori: “La risposta dell’assessore presentata durante il Consiglio comunale del 29 luglio informava i presentatori e tutti i consiglieri che i controlli effettuati in merito alla correttezza tecnica e costruttiva della nuova porzione avevano assicurato la regola d’arte degli interventi effettuati. Ci viene però segnalato che venerdì scorso una classe è stata costretta ad evacuare la propria aula ed a fare lezione nella palestra causa copiose infiltrazioni d’acqua. Inoltre sembra che anche nell’altra aula posta al primo piano siano visibili macchie nelle pareti riconducibili probabilmente alla presenza di muffa”.
“Dopo tutti i ritardi, le promesse mancate sulle tempistiche della riapertura della scuola e dopo un’apertura parziale, (ma ricca di delegazioni di consiglieri ed assessori regionali) vista l’indisponibilità di gran parte degli spazi esterni e con l’ingresso da via Da Vinci che di fatto è un cantiere ancora aperto, sembra quindi che i lavori non siano stati eseguiti a regola d’arte. Dopo 4 anni di disagi per gli studenti, per tutto il corpo docente e per i genitori ci ritroviamo la porzione appena inaugurata del plesso con problemi che non dovrebbero assolutamente presentarsi in una struttura di nuova costruzione.
Sarebbe quindi opportuno che l’assessore Pellegrini spiegasse, più che a noi a tutti i cittadini, su cosa si basavano le assicurazioni date in risposta alla nostra interrogazione. A noi non resta che continuare a vigilare ed a chiedere chiarimenti sulla reale conclusione a regola d’arte di tutti i lavori di recupero del plesso oltre a sollecitare il comune per ripristinare celermente le aule e tutti gli ambienti del plesso”.
Il gruppo Liste civiche sangiovannesi, poi, passa agli interventi effettuati allo stadio Virgilio Fedini.
“Sia chiaro che le criticità del Fedini erano molte e non ce ne siamo certo scordati: dalla pista di atletica ormai inesistente fino all’impianto di illuminazione mancante. Ma questo intervento sembrava poter dare il via ad un percorso di rigenerazione del Fedini. E non senza amarezza abbiamo invece dovuto constatare di persona, oltre che attraverso le segnalazioni di tanti sportivi, che il tratto distintivo dei lavori di ristrutturazione sembrano avere più la cifra della dequalificazione piuttosto che quelli della ristrutturazione. Dal degrado dei settori popolari, all’incuria degli ambienti interni allo stadio fino ad arrivare alla sconcertante recinzione dello stadio, recinzione che consente una agevole e comoda visione della partita senza pagare neanche il biglietto, sono tante le perplessità che rimangono dopo aver visitato la struttura”.
“Ci domandiamo, e domandiamo all’amministrazione Comunale, se davvero erano questi gli obiettivi degli interventi realizzati. Siamo rammaricati nel vedere tanti sportivi che, come noi, sono delusi ed amareggiati. E non possiamo non fare nostro quanto scritto in uno striscione esposto domenica allo stadio:’Più che lavori sono danni vogliamo uno stadio all’altezza di San Giovanni’. Confidiamo in una risposta chiara da parte dell’Amministrazione Comunale e siamo certi che anche i vertici della Sangiovannese vorranno fornire il loro contributo per fare chiarezza su questa vicenda”.