Scatta martedì 5 maggio lo sciopero generale nazionale della scuola indetto unitariamente da Cgil, Cisl, Uil Snals e Gilda. Insegnanti in corteo contro #labuonascuola, la riforma del governo Renzi. Non assicurata l’attività didattica: se l’adesione fosse alta le scuole potrebbero essere chiuse
Insegnanti e professori sul piede di guerra contro #labuonascuola, la riforma della scuola del Governo Renzi. Martedì è il giorno dello sciopero nazionale, indetto in maniera unitaria da tutti i sindacati più rappresentativi del comparto: Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda. In sei piazze italiane le principali manifestazioni, tra cui quella di Roma, alla quale parteciperanno docenti, personale ausiliario, tecnico e amministrativo e studenti, anche universitari.
Dal Valdarno buona parte degli insegnanti che aderiscono allo sciopero parteciperà al flash mob organizzato in piazza San Iacopo ad Arezzo: magliette bianche e fiocchi azzurri, e palloncini per dare visibilità alla protesta. Per dieci minuti gli insegnanti esprimeranno il loro dissenso alla riforma rimanendo completamente immobili in mezzo alla piazza.
Le richieste e le critiche dei sindacati sono molteplici: prima di tutto, un piano di stabilizzazioni articolato e immediato per i lavoratori precari del mondo della scuola; poi, ci sono le critiche alle nuove disposizioni in materia di scatti e retribuzioni; infine, un netto no al nuovo ruolo conferito ai presidi dalla riforma, che affida ai dirigenti scolastici più potere sul corpo docente attraverso la chiamata diretta degli insegnanti.
L'adesione allo sciopero sarà con tutta probabilità alta: difficile prevedere però le conseguenze. Anche in Valdarno, non è garantita l'attività didattica in nessun istituto scolastico. Questo non significa però che le scuole saranno automaticamente tutte chiuse: è possibile che molti istituti siano aperti, anche senza che vengano svolte le lezioni. Il comune di Figline e Incisa ha fatto sapere che il servizio di trasporto scolastico sarà effettuato regolarmente, sia in orario di entrata che di uscita. "Non essendo però assicurato lo svolgimento dell’attività didattica, si raccomanda ai genitori di verificarne l’apertura. Tuttavia, sarà cura degli autisti constatare la reale apertura delle scuole e, in caso di sospensione del servizio, affidare gli alunni ad un’altra struttura aperta o, in alternativa, alla Direzione scolastica di riferimento".