Una delibera di giunta approva una nuova ipotesi di localizzazione per la nuova scuola di Levanella: un’area in via Berlinguer, finora non presa in considerazione. Cambia di nuovo, insomma, il progetto, e si punta a finanziamenti regionali. Dure critiche da Avanti Montevarchi e da Montevarchi Democratica
C'è un'altra ipotesi per la scuola di Levanella. Dopo aver ipotizzato di realizzare un nuovo plesso nell'area vicino allo stabilimento Prada, in zona Le Padulette, e dopo aver tentato anche la strada della ristrutturazione dell'edificio oggi chiuso, presentando un progetto da circa 850mila eurio in un bando promosso dalla Regione, ora la giunta Chiassai Martini ha approvato uno studio di fattibilità per costruire un plesso scolastico (destinato solo alla primaria, e non anche alla scuola dell'infanzia come era nella prima ipotesi) in un'area comunale posta in via Berlinguer, nella zona di Levanella Scambio, oggi destinata a verde pubblico.
Nell'approvare lo studio di fattibilità, la giunta ha dato il via libera ad un progetto dal valore stimato in 1 milione e 700mila euro circa, inviato anche alla Regione con la richiesta "di essere ammesso al contributo finanziario regionale di € 500.000,00 finalizzato all’adozione di interventi urgenti ed indifferibili nel settore dell’edilizia scolastica".
Nell'atto di adozione, si specifica che per la scuola di Levanella si sono studiate più alternative: "Il Comune è proprietario di alcuni appezzamenti di terreno in prossimità dell’attuale scuola pertanto sono state analizzate le varie soluzioni di inserimento progettuale nei lotti posti in 1) area per attività produttive adiacente all’azienda Prada, 3) area a verde pubblico lotto in via Ferruccio Parri / via 8 marzo adiacente al cimitero di Levanella, 2) area trasformazione istruzione posta davanti all’attuale scuola tra via I° maggio e la ex S.R. 69 e 4) area a verde pubblico lotto in zona detta Levanella Scambio via E. Berlinguer".
Quest'ultima dunque è la soluzione che la giunta prova ora a percorrere: secondo il progetto, "la nuova Scuola Primaria sarà di n° 1 sezione, n. 5 classi pari ad numero massimo di 125 alunni, oltre agli spazi per attività integrative, spazi connettivi, servizi, spazi per gli insegnanti, per la refezione, area pertinenziale esterna, parcheggi di servizio".
Ma questo nuovo cambio di percorso ha suscitato le critiche delle opposizioni. "L'attuale sindaca è confusa politicamente ed in via amministrativa", commenta Francesco Maria Grasso per Montevarchi Democratica. "Dopo aver promesso che in un anno avrebbe eretto la nuova scuola elementare di Levanella, contemporaneamente chiedeva finanziamento regionale per ripristinare la vecchia struttura mentre a noi diceva in consiglio che non era possibile. In seguito decideva di mandare tutti a Terranuova nello stabile di Prada spendendo centinaia di migliaia di tasse dei contribuenti per adeguare le aule, banchi e materiali scolastici nonché pulmini per il trasporto. Contemporaneamente prometteva ai genitori che per settembre 2019 ci sarebbe stata la nuova scuola elementare accorpata con la materna. Oggi cambia nuovamente idea. Nel frattempo credo che la scuola elementare di Levanella sarà persa considerato le iscrizioni che sono limitatissime".
"Oggi – scrive Fabio Camiciottoli per Avanti Montevarchi – apprendiamo che l’Amministrazione sta redigendo uno studio di fattibilità per individuare una nuova area. Invece di approvare un auspicato e necessario cronoprogramma si dà il via all’ennesimo tentativo. Purtroppo apprendiamo non solo che viene accantonato l’obiettivo di realizzare un unico plesso che accorpasse le due scuole presenti a Levanella, materna ed elementare, ma che la nuova struttura sarà molto più piccola di quanto annunciato. I nostri dubbi erano fondati e l’individuazione della prima area era stata fatta, come ormai siamo abituati, in modo affrettato e poco ragionato, dando false aspettative. Francamente sono disarmato e sfiduciato rispetto a quanto succede perché a distanza di un anno, dopo che si sono spese importanti risorse economiche per redigere un progetto di ristrutturazione della vecchia scuola ed individuare un’area, l’incertezza regna sovrana in una sorta di presa in giro permanente. Dopo tanti annunci ad oggi siamo ad un punto zero. La Sindaco e la Giunta dovrebbero avere l’umiltà e l’onestà intellettuale di ammettere i propri errori e quelli di un Ente che, giorno dopo giorno, appare sempre più in difficoltà per l’atteggiamento ondivago e per certi versi amministrativamente “schizofrenico” del primo cittadino e della sua Giunta. Riteniamo doveroso che la Sindaco venga in Consiglio a spiegare in dettaglio le motivazioni che stanno alla base del cambio di strategia".