05, Novembre, 2024

Scuola Da Vinci: sarà all’Oratorio la sede provvisoria per tutti gli studenti. Aule e prefabbricati accoglieranno le lezioni a settembre

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Sara l’Oratorio Salesiani la nuova sede, seppur provvisoria, della scuola media Leonardo Da Vinci di Figline nell’anno scolastico 2022/2023. L’edificio che ospita la scuola infatti chiuderà per poter eseguire i necessari lavori di miglioramento statico e antisismico, del valore da 2 milioni e mezzo di euro, che erano previsti per l’anno successivo ma che sono stati anticipati in seguito ad alcune comunicazioni della Regione Toscana e all’esito delle prove di carico. In questi giorni l’Amministrazione comunale di Figline e Incisa e la Dirigenza dell’Istituto comprensivo hanno quindi dovuto riorganizzare tutto, in modo da trovare per settembre una sede per ricominciare le lezioni.

“Cercavamo una sede che fosse vicina al centro e alla scuola Da Vinci, e che ci permettesse di tenere insieme tutte le classi”, ha spiegato la sindaca Giulia Mugnai. Si tratta infatti di 12 classi per circa 250 ragazzi, e una trentina di insegnanti. “Grazie alla collaborazione importante della Parrocchia e della Diocesi, questa soluzione è stata trovata. Si tratta di un luogo che si trova nel cuore di Figline e vicino alle sedi di associazioni e istituzioni culturali con cui collaboreremo per riorganizzare le attività laboratoriali”. Don Lorenzo, parroco della Collegiata, ha spiegato come la decisione di mettere a disposizione gli spazi sia stata presa “in maniera condivisa con la Diocesi e il Consiglio pastorale dell’Oratorio, valutando l’esigenza della comunità e delle famiglie. Non senza fatica, certo, ma volentieri, nell’obiettivo di perseguire il bene comune”. L’Oratorio manterrà gli spazi al piano terra per le proprie numerose attività.

Presentata ieri sera al Consiglio di Istituto, anche alla presenza dei rappresentanti dei genitori e degli insegnanti, la soluzione consiste in un doppio utilizzo degli spazi dell’Oratorio: infatti 5 classi saranno ospitate nelle aule già presenti al primo piano dell’edificio, che saranno attrezzate adeguatamente; le altre 7 classi invece troveranno spazio in locali prefabbricati che saranno installati in parte del campo sportivo adiacente all’Oratorio, insieme a nuovi bagni e aule insegnanti. Scartate dunque altre ipotesi, questa è stata alla fine considerata la migliore possibile sotto diversi punti di vista.

Una soluzione che costerà circa 220mila euro (che saranno stanziati con una variazione di bilancio e in parte richiesti anche alla Regione, che prevede fondi a questo scopo) a copertura per l’intero anno scolastico, hanno spiegato la sindaca Mugnai e gli assessori Buoncompagni e Bianchini: “Rimanere entro questa cifra ci permette di essere snelli con le procedure, potremo infatti appaltare tutto con una gara a inviti entro al massimo due settimane, per individuare l’operatore che ci noleggerà le strutture e le installerà, entro la fine del mese di agosto”. Si tratta di strutture specificatamente progettate per ospitare scuole, con spazi ampi e attrezzati per le classi (qui sotto una immagine esemplificativa). Infine la segreteria didattica sarà trasferita in locali ad uso ufficio al Palazzo di Vetro, dove sarà accessibile dalle famiglie e comunque vicina ai plessi scolastici.

Nel frattempo si procede con l’iter per i lavori alla Da Vinci: il progetto era già pronto, ha un valore appunto di 2,5 milioni di euro, di cui 1 milione e 350mila euro finanziati con fondi PNRR e il resto, quasi la metà, coperti da fondi del comune di Figline e Incisa che sono già a bilancio. Entro l’autunno dovrà chiudersi il bando di gara dell’affidamento, e la durata dei lavori è prevista in circa dieci mesi. “L’obiettivo è assolutamente di finire tutto entro l’estate 2023, in modo da ritornare nella sede della Da Vinci all’inizio dell’anno scolastico 2023/24”, ha spiegato Giulia Mugnai.

La Dirigente scolastica del Comprensivo, professoressa Lucia Maddii, ha commentato: “In Consiglio di Istituto abbiamo valutato tutte le proposte per la ricollocazione temporanea delle classi, e esaminando le opzioni abbiamo optato per quella che ci consente di mettere a settembre, da subito, tutti gli alunni in un’unica sede in presenza, senza sdoppiamenti né doppi turni, che sarebbero stati più disagevoli. Per la scuola sarà comunque una sfida: creeremo una ‘scuola diffusa’, visto che per sopperire alla mancanza di spazi per laboratori, cercheremo soluzioni alternative nel territorio, ad esempio alla Biblioteca, al Cinema, al Ridotto del Garibaldi, recuperando così quello che era svolto all’interno del plesso. Sarà una sfida e un anno complicato, ma il corpo docente è preparato e agirà perseguendo il meglio per tutti”.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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