Se ne va un pezzo della storia industriale di Montevarchi, con Roberto Picchioni: era uno degli ultimi cappellai rimasti a tramandare quel capitolo storico montevarchino. Insieme a Massimo Anselmi e Carla Nassini aveva ricostruito in un libro la storia dei cappellifici
È scomparso ieri all'età di 82 anni Roberto Picchioni, uno degli ultimi addetti ai cappellifici di Montevarchi. La sua testimonianza di ex 'cappellaio' è stata alla base di una importante ricostruzione storica del periodo industriale, durato circa 150 anni, in cui Montevarchi fu la capitale della produzione di cappellifici e pelifici.
Il volume "Montevarchi – Immagini di un'industria", presentato nel 2013, nacque grazie alla collaborazione di Massimo Anselmi, che raccolse 700 immagini grazie all’archivio Vestri, all’Associazione Fotoamatori Mochi e l’archivio fotografico di Mario Trefoloni, con Carla Nassini e, appunto, Roberto Picchioni.
“Un periodo bello, un’attività emozionante, soprattutto negli anni Sessanta. Molti cappellifici erano in via Roma e quando terminava la giornata di lavoro, la vita e il ritrovo diventava la via principale. L’atmosfera e il clima che si vivevano nell’attività erano come familiari”, aveva raccontato Roberto Picchioni, che aveva curato le descrizioni delle varie lavorazioni abbinate alle fotografie, per illustrare e spiegare le tecniche della produzione di cappelli e del pelo.
Attivo nel volontariato, socio dell'Associazione Nazionale Carabinieri del Valdarno, Roberto Picchioni era stato anche dirigente Auser e membro della Fraternità dei Cappuccini. Il funerale si svolgerà alla chiesa del Giglio a Montevarchi venerdì 5 agosto alle 16.30.