19, Aprile, 2024

Scomparso Ottavio Matteini, personalità del mondo culturale valdarnese. Lo ricordano l’Accademia del Poggio e l’Amministrazione comunale

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Scomparso mercoledì, all’età di 82 anni, Ottavio Matteini era tra i soci più anziani dell’Accademia, e fu proprio lui, grande appassionato e critico musicale, a fondare l’Audioteca

Il mondo culturale valdarnese saluta uno dei suoi più importanti esponenti: è morto mercoledì 5 novembre, a Firenze, Ottavio Matteini: fondatore e direttore dell'Audioteca Poggiana, fu appassionato e critico musicale, giornalista e uno dei più impegnati esponenti del mondo culturale di Montevarchi e del Valdarno. 

Lo ricordano, oggi, sia l'Accademia Valdarnese del Poggio, sia l'Amministrazione comunale di Molntevarchi. "Ottavio Matteini è mancato il 5 novembre – scrive il presidente dell'Accademia, Franek Sznura – Scompare, con lui, una delle figure più alte della cultura valdarnese e, possiamo dire, italiana. Per trent’anni critico musicale de La Nazione, con una penna felice che subito rivelava in lui un vero ‘maestro della parola’, si fece apprezzare per la sensibilità, la misura e insieme per l’incisività delle sue recensioni, le più significative da lui stesso raccolte in un ponderoso volume: Musica di una vita. 1000 recensioni discografiche".

"Tra i soci più anziani dell’Accademia valdarnese, volle beneficiare l’Accademia che tanto amava fondandovi una Audioteca, che dotò con un lascito estremamente importante, ovvero gli oltre 13.000 dischi 33 giri di musica classica che aveva accumulato in una intera vita. Un Indice analitico, che egli stesso aveva curato, consente di orientarsi nel vastissimo quadro di orchestre, di Autori e di Direttori che hanno dato luogo alle esecuzioni registrate su disco in vinile. L’Audioteca, che ha diretto fino all’ultimo lottando con ogni sua forza contro la malattia, ha arricchito per anni la vita culturale dell’Accademia con un inteso programma di audizioni commentate, di conferenze e di manifestazioni musicali di altissimo livello, alle quali Ottavio poteva invitare i migliori critici musicali in virtù della stima universale di cui godeva. Al socio che perdiamo, all’amico di cui sentiremo la mancanza rivolgiamo a nome dell’Accademia l’ultimo saluto e l’ultimo ringraziamento". 

"Nato a Montevarchi nel 1932 – si legge nella nota dell'Amministrazione comunale – Matteini si dedicò giovanissimo al giornalismo. Fu per cinque anni redattore del quotidiano "Il Nuovo Cittadino" di Genova divenendo giornalista professionista nel 1959. Laureato in lingue e in letteratura moderna comparata, nel 1962 entrò a “La Nazione” di Firenze, e nel giornale fiorentino rimase ininterrottamente fino al febbraio del 1993, impegnato soprattutto nei settori interni, esteri, cronaca, televisione, cultura e spettacoli. Fu inoltre titolare della rubrica discografica di musica classica".

"E’ stato Presidente dell’Associazione Stampa Toscana dal 1982 al 1990. Eletto come consigliere dell'Ordine dei Giornalisti della Toscana nel 1992, ne divenne Presidente dal 1994 al 2001. Fu anche consigliere nazionale della Federazione Nazionale della Stampa e dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti. Grande appassionato di musica, Ottavio Matteini ha scritto volumi e saggi di carattere letterario e musicale. Nel bicentenario della sua fondazione (2005), l'Accademia Valdarnese del Poggio ha esteso la sua attività con la creazione di una sezione musicale, grazie alla donazione di circa diecimila dischi da parte di Ottavio Matteini. Sono circa trecento le case discografiche mondiali, maggiori e minori, presenti nel fondo Matteini, con un repertorio vastissimo che va dalla musica antica fino a quella dei nostri giorni. 

"Da quel momento Ottavio Matteini è stato il Direttore dell’Audioteca Poggiana, organizzando tutte le manifestazioni e le conferenze legate alla musica all’interno dell’Accademia. Una persona dunque che ha dato un grande impulso alla cultura della città e del nostro territorio. Tutta la città esprime alla famiglia le più sentite condoglianze per la perdita di Ottavio, che è una perdita grave per la vita culturale della nostra comunità". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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