Anche in alcuni punti vendita Despar, Eurospar ed Europiù presenti in Valdarno gli scaffali si sono svuotati in questi giorni. Sintomo del difficile momento economico che il gruppo Cadla, con sede ad Arezzo, sta affrontando. Nessun supermercato dovrebbe chiudere, però: e per i lavoratori sono in corso gli incontri fra azienda e sindacati
Scaffali semi vuoti, sintomo di un gruppo in affanno. Anche in Valdarno il difficile momento economico del gruppo Cadla, titolare dei marchi Despar, Eurospar ed Europiù del Centro Italia, si fa vedere. Nel Valdarno sono presenti alcuni punti vendita che fanno riferimento a Cadla, ma non rientrano tra questi altri supermercati, come quelli di Reggello o Incisa, che appartengono alla Marziali Massimo e Gianluca Snc, o di Faella.
Il gruppo Cadla, con sede ad Arezzo, ha attraversato in queste settimane un periodo di affanno finanziario, che si è manifestato nello scarso rifornimento di quasi tutti i punti vendita. Dai vertici aziendali, però, fanno sapere che è allo studio un preciso piano finanziario di rilancio. Che non dovrebbe comprendere alcuna chiusura: sono dunque destinati a rimanere aperti tutti i punti vendita.
Ad oggi, i dipendenti hanno ricevuto tutti gli stipendi. Per il loro futuro, però, sono in corso trattative tra l'azienda e i sindacati. Non è escluso il ricorso ad alcuni ammortizzatori sociali, in modo da consentire al gruppo di superare questo difficile momento.