06, Maggio, 2024

Sant’Andrea: tre i progetti per la riqualificazione. Risponde il vicesindaco Romei

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Sulla situazione dell’area industriale di Sant’Andrea, tra degrado e prostituzione, ai gruppi Cresce San Giovanni e Per un’altra San Giovanni risponde il vicesindaco Sandra Romei

Cresce San Giovanni e Per un'altra San Giovanni hanno presentato due interpellanze sull'area di Sant'Andrea nella seduta del consiglio comunale dedicata al question time. Una zona con vocazione industriale e che invece nel tempo è diventata ricettacolo di sporco, degrado e adesso anche di prostituzione. Isolata, con un centro di aggregazione rappresentato dallo stadio Calvani, ingresso alla città, è diventata un posto abbandonato a se stesso. Cresce San Giovanni ha anche puntato l'attenzione sulla prostituzione e gli incontri a luci rosse. Alle due liste civiche in consiglio ha risposto il vicesindaco Sandra Romei presentando un piano per la riqualificazione a cominciare dagli incentivi per stimolare le aziende a insediarsi nella zona. L'idea è che soltanto animando il territorio si possa sconfiggere lo stato di abbandono e di frequentazioni notturne particolari.

"Su Sant'Andrea ci stiamo muovendo in tre direzioni. La prima è quella di completare gli investimenti sull'illuminazione e sulla cura degli spazi pubblici. La seconda è muoversi verso le aziende richiamando la loro attenzione sull'incentivazione fiscale per chi apre un'attività. Sant'Andrea è una zona ottimale. Siamo disponibili a discutere sulle loro esigenze. La terza è il progetto indirizzato alla prostituzione con operatori specializzati di strada. Insieme alla Provincia stiamo cercando di riattivare il progetto contro 'la tratta' e proporremo nella prossima seduta della conferenza di zona dei sindaci di riattivarlo in maniera più ampia come qualche tempo fa".

Il vicesindaco Romei sottolinea ancora che la giunta di San Giovanni ha già finanziato alcuni interventi pubblici come l'illuminazione e che comunque per estirpare il degrado dall'area di Sant'Andrea "Il deterrente è la cura dei luoghi. Attirare le aziende con agevolazioni fiscali. Per tre anni sono ridotti al minimo i prelievi fiscali sui tributi principali".
 

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