Si è svolta questa mattina, nella cornice della Pieve di San Giovanni Battista, la Festa di LiberEtà promossa dallo Spi Cgil con il patrocinio del Comune di San Giovanni Valdarno. Un evento a carattere nazionale che ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti sindacali, istituzionali e del mondo della cultura, riuniti per riflettere su lavoro, diritti e futuro, in vista del prossimo appuntamento referendario dell’8 e 9 giugno.
Ad aprire l’incontro è stato Gabriele Innocenti, responsabile della Lega Spi di San Giovanni Valdarno, seguito dai saluti istituzionali della sindaca Valentina Vadi e del presidente provinciale dell’Anpi Leno Chisci. Tra gli interventi più attesi, quello del segretario generale della Cgil di Arezzo Alessandro Tracchi, che ha inquadrato il ruolo del sindacato in un contesto sociale ed economico segnato da precarietà e diseguaglianze crescenti.
Protagonista dell’evento anche l’attore Paolo Hendel, che ha partecipato con un intervento ironico ma profondamente impegnato: “In occasioni come questa vengo senza la parrucca di Carcarlo Pravettoni, perché il tema è troppo serio. Il referendum è importantissimo, e il fatto che esponenti delle istituzioni dicano agli italiani di non votare è gravissimo. Dobbiamo andare a votare anche solo per rispetto di chi quel diritto ce l’ha consegnato con la lotta e il sacrificio”.
Il cuore dell’iniziativa è stato rappresentato dalle conclusioni di Stefano Landini, della segreteria nazionale dello Spi Cgil:”Oggi siamo qui per rilanciare i valori del lavoro, che devono tornare ad essere centrali nella nostra società. Votare ai referendum significa restituire dignità ai lavoratori e creare condizioni perché i giovani possano immaginare un futuro stabile. Dobbiamo difendere i diritti costituzionali che oggi sono messi in discussione».”
Accanto a lui, anche Giancarlo Gambineri, segretario generale dello Spi di Arezzo, e Alessio Gramolati, segretario dello Spi Toscana, hanno ribadito l’importanza della mobilitazione e della partecipazione attiva dei cittadini, soprattutto in un momento storico in cui i diritti sociali e del lavoro rischiano di essere erosi.
La sindaca Valentina Vadi, intervenuta all’inizio dell’incontro, ha ribadito l’importanza del voto come strumento di partecipazione democratica: “Andare a votare è un diritto, ma anche un dovere verso la nostra storia. Un diritto conquistato a caro prezzo durante la Resistenza, con il sacrificio di tante donne e uomini. Oggi siamo chiamati a difendere quei valori fondamentali – lavoro, giustizia sociale, diritti – che sono alla base della nostra Costituzione. Per questo il referendum dell’8 e 9 giugno non è un appuntamento qualunque, ma un’occasione per riaffermare la centralità del lavoro nella nostra società e costruire un futuro più equo per tutti”
Durante la mattinata, ampio spazio è stato dedicato anche ad altri temi di attualità, dalla crisi in Medio Oriente alla necessità di un nuovo patto sociale tra generazioni, passando per l’analisi delle politiche governative che stanno colpendo le fasce più fragili della popolazione.
Le Feste di LiberEtà, che prendono il nome dalla rivista dello Spi Cgil – oggi con un inserto toscano diffuso in 32mila copie – rappresentano da sempre un’occasione di confronto su questioni cruciali per il Paese. Incontri come quello di oggi testimoniano la vitalità di un sindacato che vuole continuare ad essere presidio di democrazia e strumento di tutela e di speranza per i lavoratori di ogni età.