San Giovanni Valdarno ha celebrato il suo Santo Patrono, San Giovanni Battista, con iniziative che hanno intrecciato arte, storia e comunità. Ad aprire la giornata è stata la cerimonia di incoronazione del Marzocco in piazza Cavour. Il sindaco Valentina Vadi ha portato la corona dorata pensata e realizzata dall’artista Luciano Mori, che l’ha poi collocata sulla testa della statua del leone, simbolo della forza e delle radici fiorentine di San Giovanni.
La corona, in ferro dorato e impreziosita da gemme colorate, rappresenta una tradizione antica, riportata alla luce grazie alla ricerca storica di Alessandro Gambassi, che ha riscoperto questo rituale celebrativo tra le pagine delle “Memorie storiche della terra di San Giovanni nel Valdarno Superiore” di Francesco Polverini (1914).
Subito dopo nel centro storico ha preso il via la rievocazione storica a cura dell’associazione Liberarte, con oltre trenta figuranti in costume d’epoca. Il corteo, è partito da Palazzo d’Arnolfo e ha attraversato corso Italia e le principali strade cittadine. Fonti storiche studiate da Alvaro Tracchi documentano le antiche celebrazioni patronali: l’appello alle autorità sotto il loggiato, l’offerta della cera, il dono di un giglio o di una rosa, la solenne processione e i festeggiamenti popolari del pomeriggio. Alle 18.00 si è tenuto il simbolico scambio dei doni tra il sindaco Valentina Vadi e il rettore della Basilica don Luigi Torniai, seguito dalla lettura dei capitoli, momento solenne che precede la celebrazione della Santa Messa nella Pieve di San Giovanni Battista.
Ha chiuso la festa del Santo patrono, alle 21,15 in piazza Masaccio, il tradizionale Concerto di San Giovanni, eseguito dal Concerto Comunale, con un repertorio che unisce solennità, festa e identità cittadina.
Valentina Vadi: “E con questo sono sei anni che il 24 di Giugno sono impegnata nella rievocazione storica di San Giovanni. Anche quest’anno è stata bellissima ed è per me una emozione e un orgoglio farne parte perché rappresenta un momento identitario e di comunità molto intenso. Un ringraziamento di cuore a chi ha consentito lo svolgimento del corteo storico e l’incoronazione del Marzocco, a tutti i volontari impegnati nel pomeriggio di oggi, ed in modo particolare ad Antonella Morali, Silvia Viti e Luciano Mori che con grande passione hanno costruito questa rinnovata Festa del Santo Patrono. Chi ama San Giovanni non la infanga ogni giorno e chi la infanga ogni giorno non ama questa città. Viva San Giovanni, viva il 24 giugno”