Iniziati i lavori nell’immobile di una ex fabbrica di calze a San Giovanni Valdarno, che presto diventerà la casa di un innovativo centro dedicato ai bambini e adolescenti. La CRT, sempre attenta alle esigenze della comunità, ha avviato i lavori di ristrutturazione dell’edificio per trasformarlo in uno spazio che offrirà servizi per i disturbi specifici di apprendimento (DSA) e le difficoltà dell’età evolutiva che possono generare Bisogni educativi speciali (BES).
La storia dell’edificio risale agli anni in cui la zona era ancora periferica, e la fabbrica produceva calze. Nel corso degli anni, la città è cresciuta, trasformando la periferia e portando alla chiusura della fabbrica. Nel 1988 è stato ideato un piano di recupero che ha trasformato parte dell’edificio in residenza, uffici, una farmacia comunale e, riflettendo i cambiamenti sociali, una sala giochi. Negli ultimi anni, gli scommettitori hanno abbandonato l’area, aprendo la strada per un nuovo progetto della CRT. Sensibile alle esigenze dei minori, l’organizzazione ha deciso di acquistare l’immobile per creare un centro che risponda alle esigenze della comunità locale.
I lavori di ristrutturazione sono appena iniziati, e entro sei mesi l’edificio accoglierà tutti i servizi che la CRT già offre, ma in una sede unica. Questi servizi sono rivolti a bambini, adolescenti, genitori e insegnanti, coprendo una vasta gamma di supporto per i disturbi specifici di apprendimento e le difficoltà legate all’età evolutiva.
Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni:“La riqualificazione dei luoghi di una città passa anche per investimenti di qualità come questo. Qui fino a pochi anni fa era presente un punto scommesse che aveva potenzialmente la possibilità di creare disturbi nelle persone che lo frequentavano e tra pochi mesi diventerà un luogo completamente diverso. Un luogo dove bambini e adolescenti avranno la possibilità di recuperare le loro difficoltà. “
La Presidente della CRT, Albarosa Fuccini: “I servizi sono destinati a bambini e ragazzi, genitori ed insegnanti per tutto ciò che riguarda i Disturbi specifici di apprendimento (DSA) e le difficoltà dell’età evolutiva che possono generare Bisogni educativi speciali (BES). Questi ragazzi mostrano una grande sofferenza psicologica legata ai vissuti delle loro carenze. Il sentirsi incompetenti (capire di avere difficoltà nellapprendere concetti che per altri compagni risultano semplici) nell’apprendere può comportare un sentimento di inferiorità nelle interazioni tra pari, che man mano diventano sempre più sporadiche. Inoltre, il percorso scolastico di questi soggetti è frequentemente segnato da ripetuti insuccessi. Gli insegnanti e i genitori possono attribuire questi esiti ad una mancanza di impegno, colpevolizzandoli come oppositivi, pigri, non interessati. Dal canto suo se il ragazzo percepisce che le sue difficoltà non gli vengono riconosciute, per proteggersi evita i compiti e/o mette in atto comportamenti disturbanti”.
Direttore generale CRT Antonio Boncomnpagni:“La terapia cognitivo-comportamentale è un intervento utile per prevenire certi disagi psicologici nell’ambiente scolastico e familiare e per trattare specifici problemi psicopatologici che possono evidenziarsi a seguito di una valutazione psicodiagnostica. Un bambino o ragazzo, pur non avendo diagnosi di DSA, può comunque incontrare difficoltà nel percorso scolastico legate a diversi fattori: pregressi disturbi del linguaggio, difficoltà nella comprensione del testo, fatica nel trovare un metodo di studio efficace, difficoltà nell’organizzazione del lavoro scolastico, difficoltà logiche nella soluzione di problemi matematici… La nuova struttura prende in carico anche queste tipologie di difficoltà, proponendo strategie di lavoro efficaci ai ragazzi, alle loro famiglie e agli insegnanti. Nella nuova struttura saranno approntati anche servizi specifici per l’intervento su altre tipologie di difficoltà che riguardano l’età evolutiva e che hanno ripercussioni significative anche in ambito scolastico, quali, ad esempio, disturbi da deficit di attenzione e iperattività o plusdotazione e problematiche emotive quali ansia, disturbi dell’umore, difficoltà relazionali con gli adulti di riferimento o con i pari”.
Stefania Magi, Direttrice della zona distretto Asl Tse:” Aumento lo spazio per il trattamento dei minori ed è sempre una cosa buona. La collaborazione con CRT ci ha permesso di abbattere anche i tempi di attesa per questo percorso: quindi ben vengano nuovi spazi che porteranno ad accrescere le attività in risposta ai bisogni di questa fascia di popolazione che deve avere una priorità.“
L’architetto Claudio Orlandi:”Gli ambiti d’intervento sono molti: riqualificazione energetica, impianto di climatizzazione, fotovoltaico e redistribuzione interna degli spazi. Senza dimenticare gli impianti elettrici, idrici, gli scarichi. Al piano terra la CRT avrà a disposizione 6 locali per i colloqui, 1 per le visite e 1 palestra oltre a bagni, spogliatoi, magazzini, area reception. Al primno piano, servito dall’ascensore, ci saranno 5 locali per colloqui e uffici, vani e una terrazza esterna che sarà utilizzata per i pannelli fotovoltaici. Abbiamo dedicato grande attenzione agli interni e agli stessi arredamenti in considerazione di chi usufruirà questa struttura e quindi, in primo luogo, bambini e adolescenti”.