“Il ballottaggio è certo. E i numeri ci dicono che, se andremo oltre una certa soglia, al secondo turno i cittadini di San Giovanni sceglieranno noi, per segnare un cambio di rotta e contare su un’amministrazione diversa da quelle PD ma esperta e affidabile”
La campagna elettorale di Francesco Carbini si chiude oggi, venerdì 24 maggio, in piazza Matteotti alle 18.00, con una grande festa a base di musica e porchetta.
“Siamo davvero orgogliosi di come si è svolta la campagna elettorale – ha detto Francesco Carbini – per la partecipazione e l’entusiasmo che abbiamo sentito intorno a noi da parte di tutti i cittadini di San Giovanni. Peraltro, in base a qualcosa più di sensazioni positive, siamo certi di andare al ballottaggio. Ma, cosa più importante ritengo che, se dovessimo raggiungere una soglia compresa tra il 24% e il 30%, al secondo turno elettorale i sangiovannesi opterebbero per la nostra compagine, in virtù della costanza dimostrata nella nostra attività sul territorio, del radicamento in città e della coerenza sui temi affrontati”.
“Adesso però – ha concluso Carbini – preferiamo concentrarci sulla chiusura della campagna elettorale, per festeggiare con i sangiovannesi questo splendido viaggio, un viaggio che per noi è iniziato dieci anni fa e che abbiamo continuato a fare puntando sulle proposte concrete per la città e su un’attività costante. Mi piace ripetere che siamo l’unico schieramento davvero civico che sarà presente sulle schede elettorali, non solo perché è così nei fatti, ma soprattutto perché l’impegno civico è la nostra bandiera da anni. Nelle nostre liste si trovano persone con culture e sensibilità diverse ma unite da un unico obiettivo: occuparsi in prima persona della città e far tornare grande San Giovanni. Le categorie partitiche classiche, destra e sinistra, non si confanno certo alle nostre liste e, permettetemelo, nemmeno alle elezioni comunali che, come spiega bene il termine, dovono eleggere una squadra che si occupi dell’amministrazione del proprio comune, operando con buon senso, visione e impegno costante. San Giovanni non ha bisogno di qualcuno che parli di massimi sistemi, bensì di persone che siano in grado di tornare ad amministrare l’impellente e progettare bene il futuro prossimo”.