Comunicato della Lista “Sinistra per l’Alternativa” di Figline e Incisa
"Ormai da anni nel nostro paese assistiamo a una crisi economica drammatica che si accanisce sui lavoratori e sul futuro delle loro famiglie. Nessuno dei governi susseguitosi ha avuto il coraggio di interferire con i grandi gruppi industriali italiani e stranieri che hanno accumulato patrimoni immensi, sfruttando i lavoratori per poi scaricarli a proprio piacimento. Anche il nuovo Decreto Dignità si sta dimostrando del tutto inutile nel frenare delocalizzazioni e speculazioni.
Non c'è infatti alcun reale “cambiamento”! Si riproducono le solite dinamiche liberiste che tutelano la proprietà privata dei mezzi di produzione, creando precarietà e (all'occorrenza) chiusura delle fabbriche.
Alle grandi crisi industriali del paese, fanno eco le tante vertenze specifiche di aziende del Valdarno tra cui la Abb-ex Power, la Bertolotti, l'Istituto De Angeli, Zara, Ivv , Sims; un patrimonio storico culturale oltre che economico e lavorativo seriamente minacciato dal liberismo selvaggio e dal cinismo padronale .
Il territorio del Valdarno è stato in questi anni particolarmente colpito anche dalla chiusura massiccia di attività commerciali e artigianali, con una drammatica riduzione delle opportunità di lavoro, in particolare per i nostri giovani.
In questo panorama la situazione Bekaert è emblematica per il numero dei dipendenti coinvolti e per la risonanza mediatica raggiunta. Eppure nonostante le promesse fatte da azienda e Governo, i lavoratori Bekaert ancora oggi vivono una situazione di grave incertezza per il futuro. Di fatto la “cassa integrazione per cessata attività”, dispositivo cancellato dal Governo Renzi e poi ottenuta dai lavoratori Bekaert solo dopo una dura lotta a tutto campo che ha visto il sostegno massiccio della comunità Figlinese registra 4 mesi di ritardo nella effettiva elargizione alle 400 famiglie interessate. Ancor più grave il fatto che non sussiste alcun piano chiaro per la reindustrializzazione dell'area, infatti non si conoscono le realtà produttive interessate, i loro piano industriali né quanti lavoratori saranno effettivamente reintegrati o riassorbiti.
Chiediamo che, oltre alla difesa dei servizi pubblici essenziali e dei beni comuni, si dia inizio a una politica industriale che in settori strategici o ad alto contenuto tecnologico, come il ciclo dell'acciaio o dell'energia, preveda l'intervento pubblico in economia, in applicazione degli articoli 41, 42 e 43 della Costituzione Italiana, procedendo dove necessario alla RIPUBBLICIZZAZIONE delle realtà industriali in crisi per restituirle ai lavoratori e alla collettività.
Come lista "Sinistra per l'Alternativa”, composta dai partiti, Partito Comunista Italiano, Rifondazione Comunista e Potere al Popolo, che presenta alle prossime elezioni amministrative del 26 maggio, Lorena Tosin candidata a sindaco, esprimiamo solidarietà per le 400 famiglie coinvolte nella chiusura della Bekaert, voluta dalla multinazionale belga e ci impegneremo al loro fianco per la risoluzione positiva della vicenda.
INVITIAMO i lavoratori, cittadine e cittadini a partecipare al dibattito pubblico su crisi industriale e diritto al lavoro che si terrà venerdì 10 maggio alle ore 21,00 in via Mazzini 22, a Figline valdarno".