Giorni interi con pochi o nessun operaio al lavoro: è la situazione al cantiere davanti al casello di Incisa Reggello. L’ingegner Ferrante, Dirigente della Città Metropolitana, spiega: “Avrebbe dovuto essere terminata in tre mesi, invece la ditta si è rivelata inadeguata. Ma rescindere il contratto sarebbe stata una opzione peggiore”. La prossima settimana previsti nuovi lavori
Tempi di realizzazione dilatati a dismisura, intere giornate in cui gli operai si vedono appena: è la complicata situazione del cantiere per la realizzazione della nuova rotatoria davanti al casello di Incisa Reggello, appalto della Città Metropolitana di Firenze dal valore di circa 300mila euro, e che avrebbe dovuto concludersi in poco più di tre mesi. Invece ne sono già passati più di sette, e la rotatoria non è ancora finita.
Ne abbiamo parlato con il Responsabile del procedimento, il Dirigente della Metrocittà, ingegner Carlo Ferrante: "La ditta si è rivelata completamente inadeguata a svolgere il lavoro", esordisce. L'appalto, lo ricordiamo, era andato all’Impresa Effetre Costruzioni Srl, di Montepulciano, con un ribasso del 23% offerto in sede di gara. "L'alternativa per noi – prosegue Ferrante – sarebbe stata di risolvere il contratto: ma questo avrebbe comportato per legge una serie di passaggi burocratici per individuare la nuova ditta esecutrice, scorrendo la graduatoria, ma mantenendo le stesse condizioni del vincitore. Cosa che sarebbe stato oggettivamente complessa e difficile", tanto da rischiare di non trovare in graduatoria un nuovo esecutore.
"Abbiamo dovuto combattere in questi mesi per mantenere il punto sul cantiere. Questo è un lavoro che doveva durare tre mesi – ricorda il Dirigente – un lavoro piuttosto semplice, con l'unica complicazione legata alla presenza di un traffico importante per via dell'imbocco al casello autostradale. Ma all'indeguatezza dell'organizzazione dei lavori si è aggiunta anche quella relativa al come sono stati eseguiti i lavori. A questo punto, però, il mio impegno è di lavorare per portarlo in fondo, far andare avanti il cantiere con i minori disagi possibili per i cittadini che transitano qui". Insomma, una scelta verso il male minore, in qualche modo.
Le prossime fasi sono state già fissate: "La prossima settimana si lavorerà allo smontaggio dei Pannelli a messaggio variabile di Autostrade, che ingombrano la sede della rotatoria. Verranno smontati entrambi, uno sarà rimontato subito; per l'altro, che è previsto invece nell'area oggi dedicata al transito provvisorio delle auto, si dovrà invece spostare di nuovo il cantiere dalla parte opposta, lato albergo. A questo punto la rotonda funzionerà a metà: quelli che arriveranno da Incisa non sarano più obbligati ad arrivare fino alla rotatoria dei Ciliegi per entrare in A1, ma avranno il braccio della rotatoria già a disposizione".
"Vorrei sottolineare che l'attenzione degli uffici della Città Metropolitana non è mai venuta meno, cercando anche con personale nostro di sopperire alle mancanze sull'organizzazione della cantierizzazione, per risolvere criticità che si sono via via verificate, in particolare nella gestione del traffico nelle fasi iniziali", puntualizza l'ingegner Ferrante.
Previsioni sui tempi, allo stato attuale, sono molto difficili: "Avendo coscienza di come la ditta lavora, diventa difficile garantire tempi certi. Dobbiamo finire la rotonda, noi auspichiamo entro la fine dell'anno. Ci stiamo impegnando per questo".