Un processo biologico, senza l’utilizzo di addittivi chimici, ma con un sistema di filtri a sabbia: presentato questa mattina l’impianto di Ambra completamente rinnovato da Nuove Acque. “Un importante intervento per migliorare ulteriormente la qualità dell’acqua e la sostenibilità ambientale”
Un impianto di potabilizzazione con processo completamento biologico. Un’opera realizzata da Nuove Acque ad Ambra, in località Mulinaccio: si tratta di un investimento da 150mila euro per la società che gestisce il servizio idrico nel comune di Bucine, che ha risanato e rinnovato l’impianto già esistente. Questa mattina la presentazione e inaugurazione ufficiale.
“Si tratta di un impianto all'avanguardia: il ciclo è biologico, con un sistema di risparmio di acqua ed energia elettrica” – ha spiegato Paolo Nannini, Presidente di Nuove Acque – “Un importante intervento grazie ai nostri tecnici, per mettere in sicurezza l’approvvigionamento e migliorare la qualità dell’acqua”.
Al taglio del nastro presente anche il sindaco di Bucine Pietro Tanzini, spiegando che l’impianto, al servizio di Ambra, Pietraviva e zone limitrofe: una portata giornaliera di circa 250 metri cubi di acqua per servire circa 1600 cittadini. "La novità principale poi è il fatto che si tratta di uno dei primi impianti non chimici. Si tratta di un intervento importante nel ciclo dell’acqua, un bene pubblico da preservare e valorizzare. Un ringraziamento a Nuove Acque e anche ai precedenti amministratori”.
“Una filiera di trattamento completamente verde, con interventi per risparmio idrico, energia elettrica e completamente automatico, con telecontrollo che permette un intervento immediato in caso di anomalie” – ha aggiunto l’amministratore delegato di Nuove Acque Francesca Menabuoni – “Un impianto verde appunto anche nella filtrazione biologica, senza componenti chimici aggiuntivi”.
Il trattamento biologico avviene attraverso filtri a sabbia, che trattengono particelle di ferro e manganese, nutrimento per microrganismi presenti nel sistema. Poi l’acqua passa al sistema di pompaggio che la spinge verso il deposito di San Martino e da lì alle frazioni di Ambra e Pietraviva.