Il consiglio di Montevarchi ha respinto l’ordine del giorno, presentato dal consigliere di opposizione Bucci, legato alle due mozioni del Movimento contro Ato Toscana Sud e il contratto con Sei Toscana
Non passa l’ordine del giorno sulle due mozioni del MoVimento 5 Stelle contro Ato Toscana Sud e il contratto con Sei Toscana. Il consiglio comunale di Montevarchi non ha approvato i documenti presentati dal capogruppo di Prima Montevarchi Luciano Bucci, che ha accolto l'invito rivolto dal Movimento pentastellato alle forze politiche dei vari comuni per presentare l'argomento anche in quei consigli dove non sono stati eletti i loro rappresentanti.
“Si torna a parlare in modo serie di rifiuti e soprattutto si riconosce che la funzione di gestione, fondamentale, sia da riportare alla competenza dei comuni. La loro rivisitazione normativa dovrebbe far riflettere, così come le richieste di abrogazione della legge regionale e il contratto per la gestione a Sei Toscana”, ha commentato Bucci. Favorevoli all’approvazione del punto in discussione gli altri consiglieri di opposizione presenti (Nardi, Bindi e Buffoni) oltre a Magini per la maggioranza.
“Sono d’accordo, si tratta di un tema delicato per la nostra vallata: sono necessari ambiti territoriali idonei, non ci sono stati effetti del tutto positivi sul servizio e le tariffe” – ha aggiunto il sindaco Grasso – “Però il percorso della mozione merita attenzione e approfondimento anche tecnico. Arrivare a chiedere un annullamento e abrogazione di parte delle legge regionale mi sembra al momento eccessivo: prima è necessario capire e approfondire, magari con un confronto con la stessa Regione, anche con la nuova giunta che nascerà dalle prossime elezioni”.
Nel corso dell’intervento, il primo cittadino ha letto un breve messaggio dell’assessore Arianna Righi, impossibilitata a prendere parte alla seduta, che ha sottolineato la possibilità di fare chiarezza, attivando un percorso o in commissione tecnica. Una posizione che non è stata accettata dall’opposizione, in particolare Bucci e Bindi hanno risposto sottolineando che ci sono state osservazioni legate alle mozioni, “quindi entrambe sono da prendere in seria considerazione. E l’organo predisposto a parlare di questo non è una commissione o altro, ma il consiglio”.
L’ordine del giorno non ha avuto la maggioranza di voti favorevoli ed è stato respinto: cinque i consiglieri d’accordo con le richieste delle mozioni dei Cinque Stelle, mentre nove sono stati gli astenuti.