Il gruppo sangiovannese del Movimento 5 Stelle commenta la notizia dell’arrivo, fra agosto e settembre, di 60 tonnellate al giorno a Podere Rota. E annuncia la presentazione, al prossimo Consiglio comunale, di una mozione sulla strategia “rifiuti zero”
"A pagare saranno i cittadini di San Giovanni, in termini non solo economici ma anche di salute". Il Movimento 5 Stelle commenta così la notizia dell'accordo fra la Regione Toscana e la Calabria, per il conferimento di rifiuti: 60 tonnellate al giorno, da agosto a settembre, finiranno a Podere Rota, 50 di indifferenziato e 10 di organico.
"E’ impressionante la gestione dei rifiuti in tutto il Valdarno ma soprattutto i continui silenzi e l’immobilismo della Giunta sangiovannese", scrive in una nota M5S. "Ancora una volta dobbiamo apprendere dalla stampa il futuro della discarica di Podere Rota senza che il nostro primo cittadino ci informi direttamente o stigmatizzi la sempre più evidente strategia di far diventare il Valdarno, giorno dopo giorno, la “pattumiera” d’Italia".
"Tutto questo – spiega il gruppo 5 Stelle di San Giovanni – avviene in nome di un mancato fabbisogno economico che evidentemente la discarica di Podere Rota potrebbe subire se non ricevesse continui “approvvigionamenti” di rifiuti, ma allo stesso tempo ci si dimentica che a pagare il prezzo per tutti sono i cittadini, sia in termini di soldi sulle bollette sempre più care, sia in termini di salute, con l’aria sempre più insopportabile".
"Nei mesi scorsi abbiamo presentato una mozione dove chiedevamo di rivedere l’assegnazione della gara a Sei Toscana per la gestione dei rifiuti, ma il sindaco Viligiardi in quell’occasione ha mancato la possibilità di alzare la voce trascinando tutta la Giunta comunale ad astenersi e quindi a non far passare le nostre richieste".
I pentastellati annunciano ora una nuova mozione, che punta a ridurre la produzione dei rifiuti da conferire in discarica fino ad abbatterla del tutto: "La nostra battaglia va avanti e nel prossimo consiglio comunale presenteremo una mozione che si rifà alla cosiddetta strategia "rifiuti zero", cioè arrivare a riutilizzare tutte le materie oggetto di rifiuto (materie prime seconde) eliminando l'utilizzo di discariche e inceneritori".
"Logicamente ci vuole una certa predisposizione a fare questo e cioè un'amministrazione lungimirante che abbia a cuore la salute e la tutela dell'ambiente. Cosa che non notiamo nel Valdarno ma soprattutto a livello nazionale con il via libera dato recentemente alla costruzione di altri 12 inceneritori di cui 2 in Toscana: è di questi giorni il via libera per l’inceneritore di Case Passerini a Firenze".