La cerimonia si è svolta davanti alla targa commemorativa accanto al Circolo Arci del Matassino e nella zona de Le Chiuse, dove entrambi, all’epoca di 33enni, vennero trucidati
Era il 24 luglio 1944: alle 12.00 Bianca Pampaloni, impagliatrice di damigiane, a Le Chiuse, località tra Faella e Matassino, viene avvicinata da un soldato tedesco in ritirata che tenta di violentarla. Lei lotta con tutte le sue forze: non viene stuprata ma uccisa. Poco lontanto Brunetto Bernardoni assiste a tutto. Anche lui viene ucciso. Avevano entrambi 33 anni. Da allora ogni anno davanti alla targa commemorativa Bianca e Brunetto vengono ricordati come due delle tante vittime della follia nazifascista.
La doppia cerimonia si è tenuta anche oggi. Presenti il sindaco di Castelfranco Piandiscò, Enzo Cacioli, l'assessore del Comune di Reggello, Daniele Bruschetini e Stefano Somigli, consigliere comunale di Figline Incisa.
La prima commemorazione è avvenuta davanti alla targa accanto al Circolo Arci del Matassino.
La seconda tappa è stata quella de Le Chiuse, il luogo dell'uccisione.
Il discorso del sindaco Enzo Caciolo e la deposizione dei fiori