13 famiglie di Restone ormai da molti anni convivono con il problema della mancanza di acqua potabile. La situazione è simile a quella di Porcellino Est. La Giunta ha annunciato ad ottobre di essere pronta a sostenere l’intervento per l’allacciamento alla rete idrica. Ma la situazione è in una continua fase di stallo e ai residenti sarebbe stato chiesto di pagare i lavori.
Tredici famiglie senza acqua potabile nelle case. Una nuova Porcellino Est, e a poche centinaia di metri di distanza. A Restone, lungo gli argini dell’Arno, alcune abitazioni non sono allacciate alla rete idrica.
Da anni chiedono un intervento di Publiacqua e del Comune. Adesso rilanciano l’appello anche tramite facebook. Una mamma scrive “viviamo qui dal lontano 1961 e sono mesi, anni, che rimbalziamo da un ufficio ad un altro ma ancora nulla. Adesso mi dicono che si sono mossi ma hanno i loro tempi, la questione è che il pozzo è alla fine: mio figlio di 5 anni e il bimbo di nove che abita sopra di me anche se giovani non è giusto che aspettino ancora”.
Chiedono per questo all’amministrazione e soprattutto a Publiacqua di intervenire. Del resto la stessa amministrazione comunale pochi mesi fa ha annunciato il suo impegno, durante un sopralluogo nella frazione. L’Amministrazione si dichiarò “disponibile a compartecipare all’intervento fermo restando il pieno coinvolgimento di Publiacqua, che presto sarà contattata per partecipare ad un’assemblea con i cittadini in modo da affrontare la questione in modo più approfondito”.
Nei giorni scorsi si sarebbe tenuto un incontro in municipio per affrontare la questione, ma Publiacqua sembra che non voglia intervenire se non c’è un contributo economico degli stessi residenti.Una situazione, come detto, che ricorda quella vissuta dai residenti di Porcellino Est. In quel caso i cittadini riuscirono ad ottenere l’acqua potabile dopo anni di battaglie e dopo una lunga trafila grazie ad un accordo raggiunto tra Publiacqua, il Comune ed attività private della zona.
Anche in questo caso i disagi sono all'ordine del giorno, con le famiglie che possono fare affidamento solo sui pozzi privati con enormi difficoltà anche per le più normali attività quotidiane.