24, Aprile, 2024

Respinta la proposta di legge per ‘sciogliere’ le fusioni: presentata dalla Lega dopo la raccolta firme di Castelfranco

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Il Consiglio regionale ha bocciato la proposta presentata Marco Casucci, consigliere della Lega Nord, che prevedeva la possibilità dei cittadini di chiedere di tornare ai due comuni distinti, entro dieci anni dall’istituzione del comune unico. Erano 1300 le firme raccolte dalla Lista Civica Castelfranco Piandiscò

Non è passata in Consiglio regionale la proposta di legge, presentata dalla Lega Nord con il consigliere Marco Casucci, che prevedeva la possibilità, per i cittadini residenti in comuni unici nati dalla fusione, di richiedere la separazione, a distanza di dieci anni. Una proposta di legge che prevedeva insomma la possibilità di ripensarci, se a richiedere la scissione fosse stato un numero sufficiente di cittadini. 

Casucci aveva presentato questo testo proprio in seguito alla raccolta firme promossa, a Castelfranco Piandiscò, dalla Lista civica a partire dalla scorsa estate. Circa 1300 le firme che furono raccolte in quella campagna. E oggi Marco Morbidelli commenta così quella votazione: "Ringraziamo il gruppo regionale della Lega che con il consigliere Marco Casucci ha costretto la maggioranza Pd ad esprimersi su una importantissima modifica della legge regionale e del Tuel. Tale modifica avrebbe portato alla possibilità di ritorno indietro dalle fusioni affrettate, quelle di cui siamo stati oggetto in questi ultimi 3 anni. Disastrose e antieconomiche". 

"L'interesse di conservazione del Pd ha portato a bocciare la proposta senza alcuna motivazione, senza portare dati sui risparmi sbandierati. Ci aspettavamo tanta arroganza dal Pd in crisi di giustificazioni – scrive Morbidelli in una nota – quello che ci sorprende negativamente è il voto del gruppo M5S in totale comunione con il Pd. Eppure gli elettori grillini hanno firmato la nostra petizione in massa. Per parte nostra, dichiara Morbidelli, faremo ogni sforzo affinché la cosa arrivi nelle aule parlamentari a dimostrazione che uno stato democratico può, quando necessario, rivalutare i propri errori". 

Negativo anche il commento di Marco Casucci a margine del consiglio regionale: "Ritenevamo importante che fosse modificato il Testo unico sugli Enti locali per eliminare una palese disparità di trattamento tra i cittadini residenti nei grandi centri urbani e quelli che abitano nei piccoli borghi. Abbiamo presentato una proposta che prevedeva, da parte di un numero adeguato di residenti, la possibilità di richiedere di ritornare allo “status quo” (quindi a come era prima della fusione) entro dieci anni dalla sua istituzione, in particolar modo nei comuni con meno di diecimila abitanti. I nostri ripetuti appelli alla prudenza su questa tematica sono stati più volte respinti, anche nell’ultima seduta del Consiglio, da una maggioranza che sembra palesemente soffrire di “fusionomania”. Noi rimaniamo, però, fermi sulle nostre posizioni, poiché siamo convinti che le fusioni non siano un’opportunità, ma possano, viceversa, nascondere delle insidie per i cittadini”. 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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