26, Aprile, 2024

Questione depurazione a Castelfranco, il Movimento Consumatori: “Chiederemo tavolo di conciliazione”

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Il Movimento Consumatori spiega di aver incontrato Publiacqua e l’Autorità Idrica Toscana, ma senza ricevere la documentazione richiesta. E ora lancia l’appello al sindaco Cacioli perché affianchi i consumatori in questa battaglia

Si dice totalmente insoddisfatto, il Movimento Consumatori, dopo l'incontro avvenuto con Publiacqua e l'Autorità Idrica Toscana per la questione della depurazione a Castelfranco. Un servizio fatturato in bolletta ai cittadini, ma secondo il Movimento Consumatori non sono stati forniti i documenti comprovanti la legittimità di questo pagamento. Il collegamento tra Castelfrano e il depuratore di Figline ad oggi non c'è, ma è solo un progetto. 

"L'incontro è stato inutile – scrive il Movimento Consumatori – perchè di fronte alla richiesta da parte nostra dei documenti giustificativi degli importi per i lavori addebitati in bolletta inerenti il depuratore di Figline, ci è stato risposto che non li avevano e che dovevamo richiederli ufficialmente. A questo punto, come ci impone la legge, chiederemo un tavolo di conciliazione paritetica a nome dei cittadini di Castelfranco".

"La nostra buona fede si è scontrata con una società che si è dimostrata lacunosa e diffidente ed è per questo motivo che a chiusura dell'incontro abbiamo fatto presente la condotta ambigua della politica che non informa i cittadini. Ci teniamo a precisare che i signori Sindaci sono responsabili del servizio e sono i controllori di quanto previsto nella convenzione con il gestore Publiacqua del quale sono soci. Abbiamo precisato a Publiacqua ed all'Ait che da ora in poi difronte ai disservizi procederemo in sede penale e civile contro i Sindaci perchè l'acqua è un bene pubblico e loro devono garantire ed informare i cittadini". 

Infine, l'appello al sindaco Enzo Cacioli: "Invitiamo il Sindaco di Castelfranco e Piandisco ad attivarsi immediatamente al nostro fianco per difendere i suoi cittadini da questa, secondo noi, ingiustizia". 
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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