Sotto controllo finora la qualità dell’aria in Valdarno, da inizio 2018 solo quattro sforamenti. Ma inizia l’inverno e il comune di Figline e Incisa rilancia consigli e suggerimenti utili, contenuti nel Piano regionale per la qualità dell’aria ambiente
È fermo a quattro, il contatore dei giorni in cui si è registrato lo sforamento dei limiti di Pm10 in Valdarno nel 2018: la centralina Arpat di Figline li ha registrati a inizio anno, mentre da allora i valori sono sempre rimasti sotto la media. Ma inizia l'inverno e torna il rischio di inquinamento da polveri sottili: per questo il comune di Figline e Incisa torna a fare appello ai cittadini.
L'invito è ad adottare alcuni comportamenti utili a migliorare l'aria che respiriamo e, di conseguenza, anche la salute di tutti. Nel dettaglio, nel periodo critico che va dal 1 novembre al 31 marzo si raccomanda di limitare l’utilizzo di legna in caminetti aperti e in stufe tradizionali, a meno che non si tratti dell’unica fonte di riscaldamento dell'abitazione; verificare il corretto funzionamento dell’impianto di evacuazione dei fumi, in modo da evitare la produzione eccessiva di scorie; limitare l’accensione di fuochi all'aperto e l’abbruciamento di sfalci, potature, residui vegetali o altro.
Si consiglia anche di privilegiare l’uso dei mezzi pubblici rispetto ai mezzi privati; privilegiare, se possibile, l’uso di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale (automezzi elettrici o a gas); ottimizzare gli spostamenti con un solo veicolo per più utenti sullo stesso itinerario.
Seguire questi comportamenti, ricorda l'Amministrazione di Figline e Incisa, sarà utile per evitare concentrazioni superiori alla norma di Pm10 nell’aria e, quindi, la conseguente emissione di specifiche ordinanze (come ad esempio limitazione della circolazione stradale, targhe alterne o altre restrizioni). Si tratta di consigli contenuti nel Piano regionale per la qualità dell'aria ambiente approvato a luglio dal Consiglio regionale della Toscana.