24, Novembre, 2024

Qualifica di Operatore Socio Sanitario a chi frequenta l’apposito indirizzo del Varchi: parte la sperimentazione

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Sottoscritto il Protocollo d’intesa tra Regione Toscana e Ufficio scolastico regionale per l’avvio sperimentale di attività formative per l’acquisizione della qualifica di OSS negli istituti professionali di tutta la Toscana con indirizzo di “tecnico dei servizi socio-sanitari”. In Valdarno è all’Isis Varchi. Soddisfazione della consigliera regionale Valentina Vadi

Gli allievi degli istituti scolastici toscani per "Tecnico dei servizi socio sanitari", indirizzo che in Valdarno è presente nel piano dell'Istituto Varchi di Montevarchi, potranno avere anche la qualifica di Operatore socio sanitario. L'avvio sperimentale di questo percorso formativo aggiuntivo è frutto di un protocollo d'intesa siglato tra Regione Toscana e Ufficio scolastico regionale. Un protocollo triennale che dà il via, dunque, a una nuova opportunità per gli studenti di questo indirizzo superiore, quella di accedere direttamente all'esame per la qualifica. Le scuole ora hanno tempo fino al 10 settembre per attivare il percorso.  

"La sperimentazione – ha detto l'assessore Stefania Saccardi – ha l'obiettivo di dare maggiori possibilità di occupazione ai ragazzi che conseguono il diploma quinquennale di tecnico socio sanitario, che ora potranno, dopo aver superato il relativo esame, acquisire anche la qualifica di operatore socio sanitario, che permetterà loro di lavorare anche nelle strutture delle aziende sanitarie".

"È stato svolto un grande lavoro di raccordo tra tanti soggetti per raggiungere un risultato importante, sia pure a livello ancora sperimentale – ha aggiunto l'assessore regionale Cristina Grieco – così l'alternanza scuola-lavoro può esplicare tutte le sue potenzialità realizzando il fondamentale contatto con il lavoro visto e vissuto nella sua operatività concreta; fornendo in tal modo la possibilità, sempre più essenziale ad oggi, di realizzare in atto quanto appreso solo poco prima in aula". 

L'ha definita una "soluzione", il direttore dell'Ufficio scolastico regionale Domenico Petruzzo. "A questo profilo professionale – ha spiegato – si iscrivono ragazzi che vogliono andare subito nel mondo del lavoro, ma questo diploma non trovava accesso immediato. Su questo tema c'è stata una sensibilità politica alta e una grande sinergia istituzionale. La firma di questo protocollo è il primo passaggio, dovrà poi essere seguito da passi più concreti sul territorio, con gli accordi tra gli istituti scolastici e le aziende sanitarie".

Gli istituti scolastici toscani che ne faranno richiesta, potranno avviare in sostanza un percorso formativo aggiuntivo che permetta, nell'ultimo triennio del percorso per "Tecnico dei servizi socio sanitari", il conseguimento anche della qualifica di Operatore socio sanitario. Gli istituti scolastici che intendono avvalersi di questa opportunità dovranno rimodulare e integrare l'organizzazione curricolare del loro percorso formativo con gli standard professionali e formativi previsti dalle norme nazionali e regionali, e dovranno definire accordi con le aziende santarie toscane, autorizzate all'organizzazione dei corsi per OSS, per la realizzazione del tirocinio, dei laboratori assistenziali e per le attività di docenza in specifiche aree in cui è richiesta la competenza sanitaria. La novità, quindi, è la possibilità di accedere all'esame con il solo percorso progettato e realizzato dalla scuola. 

Soddisfatta la consigliera regionale Valentina Vadi, esponente valdarnese del Pd: "Un fatto più che positivo che va incontro alle esigenze manifestate da tanti istituti professionali toscani per tecnico dei servizi socio-sanitari, e un tentativo di rispondere concretamente alla necessità di ampliare le opportunità lavorative per le nuove generazioni. Questa è un’opportunità concreta agli istituti che entro il 10 settembre chiederanno di partecipare all’attivazione del percorso. L’auspicio è che siano in tanti a rispondere positivamente a questa iniziativa. Mentre in passato al termine dei cinque anni di studio gli studenti dovevano frequentare presso le aziende sanitarie un corso aggiuntivo di 400 ore per poter sostenere l’esame abilitante alla professione, adesso potranno svolgere queste 400 ore nel corso degli ultimi tre anni di scuola superiore con progetti di alternanza scuola lavoro. Così riduciamo lo scollamento tra percorso scolastico e accesso al mondo del lavoro".

"La possibilità di conseguire la qualifica di operatore socio sanitario presso gli istituti professionali a indirizzo socio sanitario ci era stata richiesta anche dal dirigente scolastico dell'“Isis Varchi”  di Montevarchi – conclude Vadi – e in generale, più volte ci è stato sottoposto il problema della mancanza di una qualifica professionale spendibile nel mercato del lavoro per i giovani che terminano queste scuole. Un bisogno legittimo a cui, grazie all’operato degli assessori Saccardi e Grieco, stiamo rispondendo concretamente". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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