Pubblicità di compro oro, finanziarie e simili, in sale d’attesa, corridoi e anche all’ingresso dell’ospedale del Valdarno. Il consigliere regionale Stefano Mugnai (FI) presenta un’interrogazione: “Scelta poco felice in un ambiente dedicato ad assistenza e cura: la Regione spieghi come funziona la concessione di spazi pubblicitari. E si elabori un disciplinare specifico per le aziende sanitarie”
Si riaccende la polemica sulle pubblicità di 'compro oro', finanziarie e altre attività simili all'interno e all'esterno dell'ospedale del Valdarno. Pubblicità che non sono vietate per legge (la Finanzaria del 1998 consente alle Asl di affittare spazi alle concessionarie di pubblicità fuori dalle aree destinate alla cura) ma che sembrano, spesso, inadeguate all'ambiente ospedaliero.
Della questione si era già occupato Valdarnopost a marzo, quando alle proteste dei tanti cittadini su era unita quella del consigliere regionale Enzo Brogi (Pd). Oggi, però, a portare in Consiglio regionale tutta la questione è un suo collega, anche lui valdarnese: Stefano Mugnai (FI), che ricopre anche il ruolo di Vicepresidente della Commissione regionale sanità.
"Pubblicizzare un compro oro davanti all’ospedale è come far propaganda a un centro sangue a Vampiropoli – è la battuta di Mugnai – poco opportuno, poco consono, da evitare. Si tratta di un’attività commerciale notoriamente rivolta a persone in difficoltà, e inserirla all’interno di un’area ospedaliera appare davvero poco indicato. Peraltro i cittadini ci segnalano si aver visto manifesti del genere anche altrove, in particolare nella Asl 8 ma immagino che la Asl aretina non sia la sola ad avere spazi da poter concedere per la pubblicità. Dunque, ho deciso di capire come funziona".
Nella sua interrogazione Stefano Mugnai, oltre a chiedere spiegazioni su come (e se) questa attività delle aziende sanitarie, ospedaliere e Asl, sia normata, ipotizza la creazione di un disciplinare specifico che indirizzi la scelta dei soggetti affidatari degli spazi. "Non solo questo – conclude il Vicepresidente della Commissione sanità – perché già che siamo a parlarne allora voglio anche che la giunta mi dica a quanto ammontano gli introiti che Asl e Aou toscane incamerano con questa attività e come vengono reinvestiti".