29, Marzo, 2024

Ultimo consiglio provinciale, il presidente Barducci: “Lasciamo con dignità e speranza”

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Si è tenuto nella sala Quattro Stagioni di Palazzo Medici Riccardi l’ultimo consiglio provinciale di Firenze. Adesso il presidente e la giunta lavorerà per sei mesi in attesa della nascita della Città Metropolitana il primo gennaio prossimo

Ultimo consiglio provinciale di Firenze prima della nascita, il primo gennaio 2015, della Città Metropolitana. Il presidente Andrea Barducci ha tracciato il bilancio: per sei mesi la giunta dovrà comunque traghettare l'ente.

L'ultima assemblea consiliare si è tenuta nella sala Quattro Stagioni di Palazzo Medici Riccardi alla presenza dei sindaci della futura città metropolitana e del personale della Provincia  
“La montagna della riforma ha partorito come risultato un topolino. Il legislatore poteva certamente avere più coraggio, cosa che da anni come amministrazione e consiglio provinciale abbiamo più volte sottolineato e proposto. Le uniche sollecitazioni in tal senso sono arrivate dai Comuni, in particolar modo quelli che sono riusciti ad arrivare, positivamente, ad un rinnovamento attraverso l’unione e la fusione”, ha affermato il presidente Andrea Barducci nel suo intervento.

“Chi arriverà a gestire la futura Città Metropolitana, in particolar modo quei sindaci che siederanno nel futuro consiglio, deve sapere che avrà da gestire tre questioni: innanzitutto di adempiere il suo mandato in assoluta terzietà territoriale, perciò amministrare con capacità di sintesi autorevole, che non significa imporre decisioni; in secondo luogo dovrà rinnovare il sistema territoriale e spingere verso una ridefinizione che possa tendere verso l’area vasta; per ultimo, ridefinire e stabilire un rapporto con la Regione, necessario per non far soffocare, fin da subito, l’esperienza della Città Metropolitana”.

“Infine – ha spiegato Barducci – voglio solo dire che concludo questa consiliatura con due certezze personali: di aver lavorato e portato a termine questa esperienza a testa alta e con dignità. Continuo, nonostante tutto, ad avere speranza per il futuro, magari non nostro, ma della classe politica che gestirà questo territorio”.

Nell'ultima assise è intervenuto anche Piero Giunti, presidente del consiglio provinciale di Firenze e capogruppo consiliare a Reggello, che si è soffermato sulle opportunità della Città Metropolitana ma anche sui rischi che potrebbero verificarsi per il territorio provinciale e il Valdarno.

"Ci sono grandi opportunità ma anche grandi criticità: il rischio di una forte centralità del capoluogo nelle politiche di area, il rischio di un peso marginale del Valdarno, e il rischio che nella composizione del consiglio metropolitano vi siano molti consiglieri espressione della città e dell'area cittadina e pochissimi dell'area provinciale. L'altra criticità è l'organismo monocratico ossia un sindaco della città metropolitana eletto dai soli cittadini fiorentini che non può essere sfiduciato dal consiglio perchè la legge non lo prevede. Questa è comunque una grande opportunità che abbiamo e dobbiamo tutti impegnarci per fare sviluppare la città metropolitana".
 

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