16, Novembre, 2024

Provincia, Scuole e Camera di Commercio insieme per il futuro occupazionale: l’esperienza partita dal Valdarno

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L’obiettivo è di tracciare un quadro preciso sui bisogni occupazionali del territorio della Provincia di Arezzo, con informazioni utili nell’orientamento scolastico. A fine giugno il primo incontro si è tenuto in Valdarno, ora si allarga a tutto il territorio provinciale. La Presidente Chiassai Martini: “Indispensabile aiutare i giovani e le famiglie a conoscere i profili professionali che le imprese richiedono”

Un tavolo di lavoro rivolto ai giovani per disegnare il loro futuro professionale e soprattutto per aiutarli a realizzarlo. La Provincia, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Arezzo, la Camera di Commercio di Arezzo-Siena,  le Associazioni economiche di categoria e gli Istituti scolastici del territorio provinciale, ha deciso di attivare un percorso che ha lo scopo di definire meglio il fabbisogno occupazionale e l’orientamento nell’offerta del sistema formativo in provincia di Arezzo, alla luce anche dell’instabilità del quadro economico e della trasformazione del mondo del lavoro.

Un primo passo era stato compiuto partendo proprio dal bacino del Valdarno aretino: ora l'esperienza si allarga, e lo scopo è di tracciare il quadro preciso delle necessità delle aziende, fornendo così informazioni utili per le progettualità del sistema scolastico locale, ma soprattutto aiutando i giovani  a sostenere le proprie aspirazioni personali, di studio e di lavoro, mettendoli costantemente in relazione con la realtà dell’organizzazione del mercato del lavoro e le richieste provenienti dal mondo imprenditoriale e dal sistema pubblico.

“Considerando le competenze della Provincia nei piani annuali di dimensionamento e programmazione per la scuola secondaria di secondo grado – ha spiegato la Presidente della Provincia Silvia Chiassai Martini –  ho ritenuto essenziale istituire un tavolo con i soggetti rappresentativi del mondo scolastico e del mondo imprenditoriale per un osservatorio permanente sui fabbisogni professionali dei vari territori della Provincia. Credo che questo ente  debba ritrovare un ruolo di monitoraggio delle esigenze occupazionali dei vari ambiti produttivi per fornire un’indicazione alle scuole per la progettazione dei percorsi di istruzione. Naturalmente è fondamentale la sinergia con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Arezzo e i Dirigenti scolastici per svolgere un lavoro di programmazione, consono ad un mondo economico in continuo divenire. Perciò vorremmo allargare il tavolo anche alla Regione per il settore della formazione operando in maniera integrata”.

“Abbiamo iniziato con la presentazione di questo lavoro ai Dirigenti scolastici del Valdarno, con un incontro il 28 giugno scorso, per dare contezza dei primi dati pervenuti dalle Associazioni di Categoria e dai report della Camera di Commercio – spiega il Consigliere provinciale delegato all’Istruzione, Alessandro Rivi – è stato un incontro proficuo sia per l’apporto dei soggetti del tessuto imprenditoriale che per la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Arezzo. Visti i risultati riportati, abbiamo ritenuto di allargare questa iniziativa anche alle altre zone della Provincia, con un incontro che si terrà a inizio settembre. Con la speranza di realizzare un sistema permanente di confronto”.

La Camera di Commercio ha aderito all’iniziativa della Provincia mettendo a disposizione le risultanze del progetto Excelsior: il sistema informativo sul fabbisogno occupazionale e formativo realizzato dal 1997, in collaborazione con Ministero del lavoro/ANPAL ed Unioncamere che si basa su un campione di circa 100mila imprese che mettono a disposizione una serie di informazioni sulla domanda di lavoro.

“Partecipiamo convintamente al tavolo di confronto organizzato dalla Provincia – ha commentato il Segretario Generale dell’Ente camerale Giuseppe Salvini – proprio perché i dati del nostro sistema Excelsior evidenziano ormai da molti anni, la situazione contraddittoria del mercato del lavoro che a fronte di un elevato tasso di disoccupazione, in particolare giovanile, fa registrare una difficoltà di reperimento di molte figure professionali. Nell’ultimo report di Excelsior,  riferito al mese di luglio,  ad esempio, 1 impresa su 3 prevede di avere difficoltà nel reperire i profili lavorativi coerenti con i propri fabbisogni. Le figure professionali più difficili da reperire sono quelle altamente specialistiche, collegate al digitale, quelle riferite a specifiche competenze manuali relative al settore moda ed oreficeria, nonché quelle correlate a funzioni commerciali, marketing e vendita”.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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