23, Novembre, 2024

Provincia, la maggioranza replica alle accuse PD su Chiassai: “Parlate del nulla, ma evitate di affrontare il tema rifiuti”

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I consiglieri di maggioranza rispondono a tutte le accuse mosse dal Gruppo del Partito Democratico e in una nota aggiungono: “State facendo di tutto per parlare del niente, evitando invece di intervenire sui problemi seri che interessano il territorio, come quello della discarica”

Arriva la replica dei Consiglieri di maggioranza della Provincia di Arezzo alle accuse mosse dal PD provinciale in merito all'Amministrazione Chiassai, per incarichi e acquisti.  "Una replica che rivolgiamo essenzialmente ai cittadini ai quali è giusto dare informazioni corrette e non falsità, con l’unico obiettivo di avvelenare il clima politico in vista delle prossime scadenze elettorali", precisano Rosaria Migliore, Alessandro Rivi, Laura Seghi, Ezio Lucacci, Marco Morbidelli, Roberto Bardelli, con la Presidente Silvia Chiassai Martini.

La prima richiesta di chiarimenti del PD riguardava l'acquisto di  678 purificatori per le scuole superiori: "Gli esponenti del Pd hanno mostrato perplessità in merito ad una gara indetta e poi ritirata in via cautelare per ulteriori accertamenti scientifici riguardo una materia, quella pandemica del Covid-19, sulle cui varianti il mondo scientifico dell’intero pianeta, meno ovviamente i consiglieri di minoranza, si sta ancora interrogando, senza farsi minimamente sfiorare dall’idea che quando si tratta di salute pubblica, un amministratore responsabile ha il dovere di effettuare sempre ogni approfondimento del caso. L’opposizione – aggiungono i consiglieri di maggioranza – dovrebbe apprezzare che, soprattutto per quanto concerne la salute dei nostri ragazzi, la gara sia stata condotta in modo serio e ponderato". 

Per quanto riguarda i purificatori già acquistati dal Comune di Montevarchi, "i prodotti sono stati già acquistati, sia con i fondi messi a disposizione per fronteggiare l’emergenza Covid, sia grazie alla straordinaria iniziativa di solidarietà di alcune aziende e della nostra comunità che, attraverso il Fondo emergenza Coronavirus, si sono generosamente attivate per la realizzazione di un progetto unico nel suo genere. Forse, ci chiediamo, è il risultato positivo sotto gli occhi di tutti che preoccupa così tanto gli artefici della futile polemica?". 

"La stessa confusione – prosegue la nota di risposta della maggioranza – è evidente sulla questione relativa all’annullamento di un concorso e le loro preoccupazioni  per il futuro del CED. Quando non si sanno le questioni, non le si vogliono sapere, oppure non ci si adopera neppure per saperle, si dovrebbe avere perlomeno il buon senso di tacere. Forse questi consiglieri non hanno mai applicato il concetto di efficienza ed economicità dell’azione amministrativa, avendo provveduto con quella decisione solo alla valorizzazione della società in house Artel che con le precedenti amministrazioni, questo dovrebbero saperlo bene, aveva generato solo un costo per la Provincia".

In merito poi al concorso di dirigente tecnico in Provincia, prosegue la maggioranza, "secondo il Pd è minato da presunte illegittimità per presunti conflitti di interesse, che esistono soltanto nella loro immaginazione, perché come ricorda lo stesso Consiglio di Stato, i rapporti personali di colleganza tra alcuni componenti della Commissione e determinati candidati non configurano un vizio della composizione della Commissione stessa.  Aspetto questo che è stato pure evidenziato dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, nella recente delibera del 15 gennaio 2020 che ha chiuso definitivamente la questione. Non soltanto dimostrano una palese ignoranza in materia, con l’intento inqualificabile di screditare un concorso, bensì anche una strana miopia nel momento in cui nell’ interrogazione citano solo alcuni membri della Commissione che a loro dire sarebbero in conflitto e, molto casualmente, ne dimenticano altri che sempre secondo le loro fantasiose argomentazioni giuridiche, dovrebbero esserlo altrettanto".

"Da ultimo poi, la questione dell’incarico fiduciario dato al prof. Mancini Proietti e qui cominciamo davvero a dubitare che più che le due lauree, i due master universitari, l’abilitazione forense, l’insegnamento nelle università di Siena e Firenze, la docenza e le pubblicazioni, a preoccupare sia davvero il suo passato di Vice Questore e la sua propensione a perseguire gli illeciti. E non tanto quelli che finora sono venuti fuori in termini di sperpero di denaro pubblico, quanto piuttosto a  quello che potrebbe emergere ancora".

"Ci sembra, quindi – conclude la nota dei consiglieri di maggioranza in Provincia – che si faccia di tutto per parlare del niente, evitando invece di intervenire sui problemi seri che interessano il territorio. Ci dicano i consiglieri del PD cosa ne pensano dello sfruttamento intensivo del Valdarno che sta lottando contro un ulteriore ampliamento della discarica di Podere Rota funzionale a smaltire i rifiuti di Firenze, mentre lo stesso gestore Sei Toscana sta bloccando l’efficientamento di San Zeno per impedire alla nostra Provincia di raggiungere un’autosufficienza sui rifiuti con la garanzia del contenimento dei costi, delle tariffe e del rispetto dell’ambiente. Parlino di questo, invece di starsene come il loro partito a livello regionale e provinciale in un silenzio tombale".

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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