Aperta fino al 16 agosto la mostra del progetto di Unicoop Firenze, esposta anche in altri 20 punti della catena. Al centro l’Arno come luogo di identità e socialità, di memoria e di tradizione, attraverso foto, storie, personaggi. Nel progetto sono previste anche altre iniziative nei prossimi mesi
Anche a Montevarchi è arrivata la mostra organizzata all’interno progetto di Unicoop Firenze “Arno 2016”, iniziato nei mesi scorsi per valorizzare il fiume toscano come luogo di identità e socialità, di memoria e di tradizione. Il percorso, che si compone di vari tipi di iniziative e conferenze, cade anche nel 50° anniversario dall’alluvione del 4 novembre 1966.
L’esposizione è il prodotto finale del lavoro di duemila persone tra volontari, esperti e appassionati che in meno di un anno hanno lavorato attraverso laboratori, ricerche e conferenze, ricostruendo un mosaico composto da storie, foto, luoghi e personaggi. Un patrimonio comune che dà origine alla mostra, con fotografie scattate dai partecipanti, altre selezionate dall’Archivio Alinari e da altri archivi locali.
L’Arno è al centro di questo percorso come luogo di ritrovo che congiunge storia e un tratto della Toscana che si snoda lungo i 241 chilometri del fiume. Si parla di territorio, di flora e fauna, di relazioni, un percorso arricchito anche da un punto di vista sociale. È stata realizzata, infatti, una mappa topografica con i luoghi segnalati dalle persone: sono 254 legati ai loro ricordi e alle loro esperienze, di interesse storico, naturalistico, artistico e culturale. Una rete preziosa per una mappa originale e unica.
“La mostra è organizzata in venti centri Unicoop delle province di Arezzo, Firenze e Pisa: per ogni area è declinata con foto e storie specifiche orientate al territorio di riferimento”, ha spiegato Luciano Rossetti illustrandone anche la suddivisione e le caratteristiche. Inoltre a settembre sono in programma tre Festival all’interno dei quali sarà riproposta l’esposizione e 30 percorsi alla scoperta di venti luoghi interessanti con la collaborazione di Toscana Turismo Cultura.
Il progetto “Arno 2016” è stato realizzato anche in collaborazione con l’Accademia del Poggio di Montevarchi, che ha curato una serie di conferenze nei mesi scorsi: “Abbiamo sposato questa iniziativa perché fa parte della nostra identità, in linea con il nostro lavoro di far conoscere una realtà a volte offesa o dimenticata”, ha commentato il professor Giuseppe Tartaro. “L’Arno è fiume da considerate come persona, con i suoi approcci e le sue relazioni e rappresenta un iconema per la nostra valle, una sorta di logo al quale dà anche il nome”.
“Alla base di tutto, quindi, l’idea di far parlare i cittadini toscani per spiegare cos’è l’Arno oggi, raccontato dal loro punto di vista. Andiamo incontro alla ricorrenza del 1966 ma senza focalizzarsi e parlando poco di quell’avvenimento”, ha aggiunto Tommaso Perrulli. "Si parte da una consireazione sul fiume Arno oggi, che sta ricominciando a essere presente nelle vite dei cittadini, con attività, tempo libero e momenti quotidiani. E sul futuro dell'Arno, molto ci possono raccontare gli immigrati che hanno più strumenti e capacità di vivere il fiume".
La mostra sarà aperta fino al prossimo 16 agosto al centro Unicoop Firenze di Montevarchi. Tutti i dettagli sul progetto, altre storie e testimonianze sono reperibili sul sito internet a questo link.