Annunciati i nomi dei quattro candidati alla Camera e al Senato del territorio aretino per la lista Potere al Popolo, scelti dalle assemblee territoriali della provincia di Arezzo. Per il Valdarno, presente Fausto Tenti, residente a Pergine e Laterina
Presentati i quattro candidati aretini di Potere al Popolo, il nuovo soggetto politico alternativo, di sinistra e radicale, lanciato il 18 novembre 2017 a Roma con un’assemblea pubblica autoconvocata e composto da una serie di forze politiche, associazioni, movimenti aggregate fino ad arrivare alla scelta dei propri candidati in tutti i collegi italiani.
Anche l’assemblea provinciale aretina di Potere al Popolo ha effettuato la scelta dei candidati per i Collegi Uninominali e Plurinominali di Camera e Senato in cui rientra la Provincia di Arezzo. "E’ stata una scelta assolutamente dal basso – puntualizzano i promotori – cioè espressa dall’assemblea che si è liberamente e pubblicamente costituita lo scorso 11 gennaio. Il criterio di scelta tra le varie proposte di candidatura è stato in sostanza uno: individuare soggetti che sono attualmente e convintamente attivi nel sociale, nelle tematiche ambientali, dei beni comuni, del lavoro e dei diritti".
I candidati sono dunque Mauro Meschini 53 anni residente in Casentino; Cristina Betti, 47anni di Arezzo; Nimai Mattia Cadenazzi, 33 anni e tre figli, residente in Casentino e cresciuto in Valtiberina; e Fausto Tenti, 52 anni residente a Pergine-Laterina, dipendente della Provincia di Arezzo, esponente del PRC-SE di cui ha ricoperto il ruolo di segretario federale sino al marzo 2017.
"Sono da sempre impegnato in vertenze ambientali e per la salvaguardia della salute e del territorio – spiega Tenti – contro le escavazioni selvagge in tutto il territorio aretino, con elementi di infiltrazioni malavitose nel movimento terra e interramenti abusivi, e da sempre in prima linea per la chiusura della mega-discarica per rifiuti urbani ed assimilati di Terranuova Bracciolini. Schierato nella lotta per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato, ritengo inscindibile il binomio ambiente/lavoro e lotto per una conversione ecologica dell'economia".