Le hanno depositate i consiglieri Morbidelli, Benedetti e Grassi in vista del prossimo Consiglio comunale di Castelfranco Piandiscò. Al centro dell’attenzione la vicenda Tari che sta interessando alcuni comuni italiani, ma anche questioni di sicurezza stradale
Due interrogazioni, dedicate rispettivamente al calcolo Tari e alla sicurezza stradale: le hanno presentate in vista del prossimo Consiglio comunale di Castelfranco Piandiscò gli esponenti della Lista civica, il capogruppo Marco Morbidelli e i consiglieri Francesco Benedetti e Antonella Grassi.
Sul primo fronte, quello della tassa sui rifiuti, i consiglieri spiegano: "A seguito delle notizie dal Ministero dell’Economia secondo cui alcuni comuni italiani sarebbero incorsi nell’errore di calcolo relativo alla parte variabile della tassa (legata al numero degli abitanti) e al calcolo sulle pertinenze (garage, cantine, annessi), fino a raddoppiarne il valore in bolletta, chiediamo di sapere se anche a Castelfranco Piandiscò vi siano state le problematiche rilevate. Nel contempo avvertiamo il sindaco che, qualora si rilevasse che anche qui sono stati compiuti errori, l’importo da rimborsare ai cittadini utenti dovrà essere riaccreditato d’iniziativa senza compensazioni o peggio, richieste. Un errore fatto dall’amministrazione deve essere rimborsato d’ufficio attraverso la propria tesoreria e con avviso all’utenza interessata".
Sulla seconda questione, la Lista civica si rifà ad un sua precedente interrogazione legata a due aspetti di sicurezza stradale: "Parliamo della pericolosità della Provinciale Fiorentina per la quale non sono stati presi provvedimenti né da parte della Provincia né da parte del comune nonostante le assicurazioni date dal Sindaco e dall’assessore ai lavori pubblici in risposta alla precedente interrogazione presentata in aprile 2016, ben 19 mesi fa".
"Questa amministrazione – ha commentato Morbidelli – sembra stare lì solo a riscuotere le indennità e gli applausi, mentre si attivano meno del necessario sulle questioni promosse dall’opposizione. Si fanno inaugurazioni parziali di opere neppure concluse, si pontifica sugli effetti della fusione, mentre non si vedono neppure le benché minime risposte al quotidiano necessario ai cittadini. Non si fanno le manutenzioni promesse, anzi, si spendono i soldi della fusione in opere non previste, come il vialone di Piandiscò. I risparmi annunciati sono solo nel non fare neppure il necessario, né più né meno che negli altri comuni. Forse il problema è nella direzione politica del comune".