07, Ottobre, 2024

Ponte Catolfi, le opposizioni: “Pesano le carenze di gestione e controllo da parte dell’Amministrazione”

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Il cantiere del Ponte Catolfi è da tempo al centro del confronto politico, perché quell’intervento è segnato da profondi ritardi. “Purtroppo questo è l’ennesimo esempio di come ormai il nostro Comune sia mal gestito”, attaccano in una nota le minoranze

Il cantiere del Ponte Catolfi ancora al centro del dibattito politico. Dopo l'incursione di Striscia La Notizia della scorsa settimana, le opposizioni non si fermano e tornano ad attaccare l'Amministrazione comunale per i ritardi che stanno segnando quest'opera pubblica. "I lavori – si legge in una nota delle minoranze – sarebbero dovuti terminare il 31/03/2020, poi posticipati al 26/10/2020, poi ancora prorogati al 04/02/2021 ed ora si parla di luglio 2021".

"Nell’ultimo comunicato e durante il servizio di Striscia, il Sindaco Neri afferma che la proroga di fine lavori a luglio è inevitabile e le responsabilità sono dovute al covid e alle dodici ditte che hanno rifiutato il lavoro. I punti che il nostro primo cittadino non affronta però sono altri: come mai i lavori sono proceduti fino ad ora così a rilento con lunghi periodi di sospensione? Come mai ben dodici ditte hanno rifiutato il lavoro? La scusa del covid non regge. Quest’opera è infatti strategica e rientra fra quei cantieri che non si sarebbero mai dovuti fermare. C’erano tutti i presupposti per poter lavorare in sicurezza anche in periodo di emergenza sanitaria. Il vero problema è che da maggio ad ora la ditta non ha lavorato per lunghi periodi o con personale insufficiente e questo non a causa del covid". 

Secondo le opposizioni, "l’amministrazione Neri ha deciso di portare avanti questo progetto del ponte conoscendone tutti i punti critici". A sostegno della loro tesi, i consiglieri di minoranza citano "le tre varianti che sono state necessarie e che hanno fatto lievitare i costi di circa 500mila euro Addirittura il progetto originario del ponte risultava più corto di circa 2 metri: secondo quanto riportato nella delibera 142 del 18/10/2019, questo è successo perché l’Arno, in tre anni, avrebbe eroso due metri di terreno lungo una sponda. Quanto ci dobbiamo aspettare che si allarghino le sponde in 50 anni? Forse è anche a seguito di tutti questi problemi che alcune ditte hanno rifiutato il lavoro".

"Tutto questo – conclude la nota delle minoranze – appare come un arrampicarsi sugli specchi, per mascherare le mancanze nella gestione di questo cantiere e per non aver controllato con costanza. I nostri amministratori non possono pensare di gestire l’opera pubblica più importante del nostro Comune, senza un controllo, quasi giornaliero, di come procedono i lavori. Per questo, e per altre gravi irregolarità nel cantiere della scuola di Laterina, avevamo chiesto come opposizioni le dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici e un consiglio comunale straordinario. Le giustificazioni che ci sono state date, che in pratica fanno ricadere tutta la colpa sui tecnici, non tolgono niente alle gravi mancanze dell'amministrazione. Purtroppo è l’ennesimo esempio di come ormai il nostro Comune sia mal gestito. Pensare che gli amministratori stiano programmando la realizzazione di una nuova scuola, dal costo notevolmente superiore a quella del ponte, ci mette i brividi. Cosa dobbiamo aspettarci se il modo di gestire i lavori è questo?". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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