Nei giorni scorsi i capigruppo di opposizione hanno firmato un documento congiunto in cui criticavano giunta e maggioranza per non aver accolto le loro proposte sulla questione Podere Rota. Ora la prima cittadina respinge al mittente le critiche: “Le opposizioni hanno approvato un ordine del giorno in Consiglio, ora sembrano prendere le distanze”
Sulla questione Podere Rota, arriva la replica alle opposizioni del sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini. Nei giorni scorsi, infatti, i capigruppo di opposizione avevano firmato un documento congiunto in cui muovevano accuse a sindaco e maggioranza sugli impegni presi per la chiusura della discarica: se infatti l'Ordine del giorno promosso dalla prima cittadina è stato votato a favore dal Consiglio, nella stessa seduta era stato respinto il documento che avevano proposto le opposizioni e che spingeva verso nuovi impegni relativi alla questione rifiuti e Podere Rota.
A quelle critiche oggi replica Chiassai. “Sulla discarica di Podere Rota mi sembrava di avere raggiunto un’ampia adesione in consiglio comunale, rivolta sopratutto alla tutela della salute del cittadino. Dopo pochi giorni, assisto all’incoerenza dei gruppi di minoranza che, prima, votano all’unanimità l’ordine del giorno per chiedere alla Regione la formalizzazione della data di chiusura della discarica di Podere Rota entro il 2021, dando seguito anche alle indagini epidemiologiche di impatto ambientale e sanitario; poi, invece, criticano prendendo quasi le distanze da quanto votato in consiglio".
"Spero – sottolinea la prima cittadina – che nel frattempo qualcuno non abbia tirato loro le orecchie, in quanto avevo chiesto al consiglio comunale un mandato per assumere e valutare iniziative indirizzate alla Regione e ai consiglieri regionali. Sappiamo benissimo, senza ricevere lezioni da nessuno, che il Comune di Montevarchi detiene il 4% della azioni di CSAI Impianti, ma ciò non significa portare il bavaglio a vita, oppure continuare nell’indifferenza, rispetto a criticità evidenti nel sistema di smaltimento dei rifiuti che portano anche numerosi disagi alla popolazione, come il Comitato Vittime di Podere Rota denuncia costantemente".
"Da 25 anni, il territorio valdarnese è una grande pattumiera che soddisfa la mancanza di autosufficienza degli impianti del versante fiorentino e che ha smaltito tonnellate di rifiuti provenenti da fuori confini regionali, e dove le percentuali della raccolta differenziata continuano a scendere perché nessuno agisce incentivando e premiando il cittadino che differenzia di più. Le affermazioni delle opposizioni, sui soldi percepiti dalla discarica, confermano che lo smaltimento dei rifiuti non sia considerato un servizio per il cittadino, ma un business. Invito comunque le opposizioni a documentarsi meglio sugli utili versati al Comune da CSAI Impianti: dal 2006 si attestano su circa 60mila euro all’anno, salvo una riserva straordinaria di circa 58mila euro del 2016 incassata nel 2017, e non 180mila come erroneamente sostenuto".
"Resto dell’opinione – conclude Chiassai Martini – che la salute del cittadino non si monetizzi. L’ordine del giorno su Podere Rota ha anche lo scopo di smuovere il Valdarno verso quella visione d’insieme, priva di interessi di parte che non è stata raggiunta con il distretto sanitario, per determinare la presentazione di una modifica di legge al piano regionale dei rifiuti che contenga la chiusura della discarica entro il 31 dicembre 2021. Spero vivamente che, prima o poi, il Pd e le altre opposizioni, smettano di difendere interessi partitici e comincino a operare per difendere invece gli interessi dei cittadini. Mi è anche dispiaciuto non vedere i consiglieri comunali di opposizione, neanche del movimento 5 stelle, marciare alla manifestazione accanto ai cittadini. Ho la sensazione che spesso chi si occupa di politica agisca troppo in base agli interessi di partito".