Il consiglio comunale di Reggello, con i soli voti della maggioranza, ha approvato il quadro conoscitivo e il documento di avvio del procedimento del nuovo piano strutturale. Il sindaco Cristiano Benucci: “Passo importante. Il nuovo strumento urbanistico sarà pronto in un anno. Guardiamo al futuro della nostra comunità”. Il M5S, che pochi mesi fa aveva votato a favore: “Conclusa l’intesa, non accolte le nostre proposte”.
Il Consiglio comunale ha approvato il quadro conoscitivo e il documento di avvio del procedimento del nuovo piano strutturale. Con tale documento, previsto dalla normativa regionale, la nuova pianificazione urbanistica di Reggello entra nel vivo. Il quadro conoscitivo ha analizzato in modo dettagliato tutti gli aspetti del territorio e della società reggellese, tali da costituire presupposti per la redazione del nuovo piano. Il documento di avvio ha fissato il percorso e gli obiettivi che l'Amministrazione comunale si è prefissata, in linea con i principi della legislazione regionale.
Gli obiettivi del nuovo piano saranno il contenimento del consumo del suolo da attuarsi principalmente con interventi nelle aree già urbanizzate oltreché con la riqualificazione del patrimonio edilizio. Altro obiettivo sarà la valorizzazione del territorio rurale e degli elementi a valenza ambientale . Inoltre il piano strutturale dovrà recepire tutte le normative sovracomunali sopraggiunte dopo l'approvazione del precedente (1997) ed effettuare tutte le indagini necessarie, in primis quelle geologiche, necessarie per monitorare il territorio e arginarne qualsiasi rischio.
Il Quadro Conoscitivo approvato dal consiglio comunale verrà ora inviato a tutti gli enti e organismi pubblici competenti, che entro 60 giorni potranno fornire integrazioni, pareri o atti di assenso all'Amministrazione comunale.
Successivamente, l'ufficio di piano procederà a redigere il nuovo piano strutturale che dovrà individuare i sistemi insediativi (macroaree) e i relativi dimensionamenti volumetrici, delimitare le UTOE (definire i confini dei centri abitati), delimitare i centri storici, definire le cosiddette invarianti strutturali (aree di alto valore naturalistico, aree fragili, aree di valore storico).
Questo percorso sarà accompagnato da numerose iniziative di coinvolgimento popolare in cui verranno coinvolti i cittadini e tutte le realtà socioeconomiche del territorio.
"Si tratta di un passo molto importante per dotare Reggello di strumenti urbanistici rinnovati – ha detto il sindaco Cristiano Benucci – Ci poniamo l'obiettivo di approvare il nuovo piano strutturale già nel prossimo anno, per avere un piano coerente con la nuova normativa, che possa guardare al futuro della nostra comunità".
Chi storce il naso è il Movimento 5 Stelle di Reggello che dichiara “conclusa l’intesa con la maggioranza sul nuovo piano strutturale”: “Dopo il primo voto favorevole nella prima stesura del documento di avvio del nuovo piano strutturale per il governo del territorio reggellese – sottolineano Antonio Ortolani e Saverio Galardi – abbiamo chiesto, sia in commissione che in consiglio, precisi impegni sui parametri che dovrebbero definire il futuro governo del territorio reggellese sia per un nuovo regolamento urbanistico sia per una migliore qualità di vita dei cittadini. Poichè in questa fase del nuovo progetto si cercava d'individuare tutti gli elementi conoscitivi della realtà e delle sue trasformazioni avvenute in questi anni sul territorio, il M5stelle chiedeva con determinazione che fosse inserito l'impegno di effettuare anche con il contributo di società partecipate, associazioni e cittadini una precisa analisi conoscitiva di tutti gli immobili, terreni,fabbricati inutilizzati ed in evidente stato di degrado presenti sul territorio comunale, questo onde partire con un reale dato del fabbisogno abitativo, agricolo, commerciale e industriale”.
“Questo sarebbe stata la dimostrazione che veramente si voleva dare una reale svolta alla pessima gestione del territorio nelle passate legislature. Oltre a questo punto irrinunciabile avevamo depositavano alla presidenza del consiglio e ai gruppi consiliari una serie di proposte puntuali da inserire nel piano onde rendere veramente attuabili le generiche promesse del recupero dell'esistente, di edilizia bio sostenibile,di volumi zero,del rilancio della montagna e del turismo,della convivenza e qualità della vita nelle varie e variegate frazioni che compongono il tessuto sociale di questo comune. La risposta del sindaco e della sua maggioranza – concludono Antonio Ortolani e Saverio Galardi – è stata di totale chiusura e quindi annullando dopo brevissimo tempo quell'inizio di fiducia che il Movimento aveva concesso”.