Questa mattina, in conferenza stampa, i vertici provinciali e regionali di Forza Italia hanno presentato la loro opposizione al Piano Paesaggistico per la Toscana, al fianco di rappresentanti del mondo imprenditoriale e agricolo dell’economia toscana
Revocare il Piano Paesaggistico Regionale prima dell’approvazione, per evitare di mettere in ginocchio importanti realtà dell’economia toscana. Questo il grido di allarme lanciato durante la conferenza stampa di questa mattina, organizzata dal coordinamento provinciale di Forza Italia Arezzo, in accordo con il coordinamento regionale, e affiancati da rappresentanti di categorie economiche, imprenditoriali e dalla Camera di Commercio di Arezzo.
Un Piano che interessa anche la vallata: “Il Valdarno ha una bellezza e ricchezza nelle sua attività agricole, nelle fattorie e realtà di allevatori, nel florovivaisti e cavatori. Queste realtà imprenditoriali sono a rischio a causa di questo piano adottato dalla maggioranza regionale, ma ancora in attesa di approvazione, poiché le regole impedirebbero ai vari settori di poter continuare la loro attività che ha portato a plasmare la bellezza del paesaggio toscano”, ha dichiarato Stefano Mugnai, consigliere regionale.
“La conferenza è stata ospitata all’interno della nostra azienda agricola, la Fattoria di Rimaggio, perché c’è un forte rapporto tra agricoltura e territorio. Purtroppo la Regione ha emanato un piano che viene a penalizzare chi lavora tutti i giorni nel territorio, cioè gli agricoltori. Penalizzati al punto che c’è il rischio di un abbandono, con conseguenti problemi per il paesaggio e per l’assetto idrogeologico di pianure e città”, ha dichiarato Paolo Calvo.
A sostegno dell’economia territoriale anche il sindaco di Pergine Simona Neri: “Ringraziamo per l’invito, la nostra è una presenza istituzionale a sostegno dell’indirizzo prettamente agricolo della nostra economia territoriale. Abbiamo apportato anche noi delle osservazioni al piano in difesa del nostro paesaggio: tende a isolare e offuscare le trasformazioni recenti apportare dagli agricoltori, che garantiscono funzionalità sia ai presidi umani, sia agli elementi naturali. L’attività in Valdarno è ancora dinamica, quindi è giusto dare delle regole, ma soprattutto bisogna garantire il potenziamento delle attività agricole e delle loro nuove tecnologie”.
Da più parti il timore che limitazioni, vincoli e divieti del piano comportino un freno allo sviluppo delle attività produttive e alle infrastrutture di sostegno di cui il territorio ha necessità. “Un argomento che interessa numerose categorie e attività, oltre al territorio locale, di Pergine e del Valdarno. Anche per la provincia d’Arezzo, infatti, il settore agricolo è uno di quelli fondamentali per l’imprenditoria locale”, ha concluso il coordinatore provinciale Felice Maurizio D’Ettore.