Dopo il consiglio comunale e le tante prese di posizione da parte delle opposizioni torna a chiarire alcuni aspetti del Put l’assessore competente Simone Pellegrini
In attesa della visione di tutte le osservazioni e della futura approvazione del Piano urbano del traffico da parte del consiglio comunale e mentre continua la raccolta di firme per bloccare il Put, l'assessore Simone Pellegrini torna a fissare alcuni punti fermi del progetto che, nelle intenzioni dell'amministrazione comunale, ridisegnerà la viabilità di San Giovanni con particolare attenzione verso la mobilità sostenibile.
"Le rotatorie Ponte Ipazia e all’altezza della piscina Las Vegas dove, allo stato attuale, insiste un incrocio a raso, sono già finanziate e nel mese di settembre avremo progetti esecutivi per andare in appalto. Abbiamo inoltre in corso la progettazione esecutiva dei marciapiedi in viale Gramsci e l’inserimento nello strumento urbanistico della progettazione esecutiva della rotatoria della SR69 all’intersezione di Ponte Pertini con Viale Gramsci e i due marciapiedi di collegamento all’area dell’azienda IVV. Tutti questi interventi sono proceduti affinché lo strumento del PUMS (piano urbano mobilità sostenibile) possa vedere giungere in tempi brevissimi alla sua approvazione".
L’obiettivo dell'amministrazione è quello "incentivare l’uso della mobilità dolce, mettere il traffico e i cittadini in sicurezza e fare in modo di avere un minor impatto possibile delle polveri sottili nell’atmosfera". Il coordinamento delle Liste civiche e il Comitato del 'No', invece, contestano la realizzazione di una rotatoria tra i due ponti con relativo senso unico e la mancanza di passerella ciclopedonale sul ponte Ipazia e chiedono di approvare il Put dopo l'apertura al traffico della variante alla SR69. Pellegrini continua:
"Chi pensa – sottolinea l’assessore – che questo non sia un piano condivisibile o chi pensa che l’attuazione di quanto andremo ad approvare abbia dei tempi rapidissimi, non comprende la complessità e la delicatezza del tema. Questo è un piano che sostengo fermamente nella sua filosofia e che abbisogna dei suoi interventi e step per poter essere realizzato nella maniera opportuna. L’ambizione è di voler veramente che San Giovanni Valdarno si possa liberare da una mentalità provinciale che rischia di farci chiudere in noi stessi".
"Inutile che si vada ad ammirare le città all’estero per la loro mobilità sostenibile e poi non si voglia accettare modifiche sacrosante che negli anni ci porteranno ad avere quel tipo di sviluppo. È del tutto evidente che stanno continuando tutti gli approfondimenti del caso in maniera scientifica e matematica e che saranno poi posti all’attenzione e all’approvazione non solo del consiglio comunale, ma della cittadinanza tutta. In democrazia esiste l’ascolto, la condivisione, la mediazione, ma c’è anche lo strumento, troppo spesso dimenticato, che si chiama decisione e questa amministrazione, attraverso questo processo, è assolutamente convinta delle necessità di dare un altro percorso e vivibilità ai sangiovannesi".