Paolo Pernici è il nuovo presidente di CNA Valdarno, eletto all’unanimità dall’assemblea del 21 giugno scorso. Sessant’anni, laureato in economia e commercio, Pernici ha alle spalle una lunga esperienza con incarichi manageriali in diverse aziende, tra cui Scervino, fino ad arrivare all’apertura di un’impresa propria, nata per fornire servizi di consulenza e poi trasformata in attività produttiva.
Lunga anche la carriera in CNA: è stato infatti presidente di Federmoda e dal 2017 fa parte della direzione provinciale e della presidenza del Valdarno. La sfida che si presenta davanti a Pernici non è semplice, un compito che però non spaventa il neo presidente: “Il Valdarno è un territorio caratterizzato dalla presenza di molte aziende legate alla moda e, come sappiamo, il contraccolpo della pandemia è stato importante, con forti riduzioni di fatturato nel corso di tutto il 2020, anche se le variazioni sono state a macchia di leopardo: c’è chi ha sofferto di più e chi un po’ meno”.
“A macchia di leopardo è anche la ripresa: alcune aziende hanno ripreso a lavorare a pieno ritmo, altre stanno facendo più fatica. La speranza è che, grazie alle vendite estive, ci sia una ripresa delle produzioni da settembre che ci riporti a una situazione quanto più vicina alla normalità”. Il Valdarno, però, non è solo moda: “Per quanto il comparto sia importante, ci sono molte altre realtà, tecnologiche ad esempio, che stanno prendendo piede e che non hanno subito gli effetti nefasti del lockdown nella stessa misura di altre più ‘mature’”, aggiunge Pernici.
Quanto alle priorità del suo mandato, il neo presidente ha le idee chiare: “Una delle prime azioni sarà quella di coinvolgere i giovani, rimasti un po’ ai margini in questi mesi, ma che invece rappresentano il futuro dell’associazione. È molto importante, inoltre, dialogare con gli associati, soprattutto quelli che sono in difficoltà, confrontandosi con le istituzioni per sostenerli il più velocemente possibile. Sempre in tema di sinergie, il rapporto con le altre associazioni è strategico: da questa pandemia abbiamo capito che ci accomunano tanti aspetti che siamo chiamati a condividere: se facciamo gruppo riusciamo a tutelare meglio i nostri interessi”.
In cima alla lista ci sono, poi, alcuni temi specifici: “C’è un progetto che riguarda la viabilità, e che sta per entrare nella fase esecutiva, che permetterà di eliminare l’imbuto che si crea negli orari di punta attorno all’area Prada. Anche la discarica di Podere Rota è un tema molto caldo che va seguito con particolare attenzione. Infine, tempo fa era stato istituito un comitato per il turismo: è arrivato il momento di riprendere in mano quel progetto e ripartire”.