“La mafia un giorno finirà, come diceva Falcone, questo giorno dobbiamo cercare di farlo avvicinare il più possibile”. Così il Procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo, ha aperto il suo intervento durante la serata organizzata alla Pieve di Cascia e dedicata al tema della cultura della giustizia e della legalità. L’evento, che ha visto la partecipazione anche del Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo e del sindaco Piero Giunti, è stato organizzato dal coordinamento del Valdarno Superiore di Libera, con il referente Pierluigi Ermini, e dal Comune di Reggello, ente capofila del progetto “Valdarno Valdisieve E!state Liberi!” che vede per la prima volta 15 amministrazioni locali riunite per dare la possibilità a 45 giovani e 8 educatori di svolgere un’esperienza nei campi estivi su beni confiscati alle mafie e oggi gestiti da cooperative sociali.
“Quando si cominciò a incidere sulle mafie in Toscana direttamente dalla Procura di Firenze e fatti i primi processi, non erano molti coloro i quali affermavano l’esistenza di un problema – ha proseguito Creazzo – oggi sentire il Presidente Mazzeo, non a caso, affermare che la Toscana non è terra immune dal fenomeno mafioso, significa avere acquisito un pensiero moderno, attuale e consapevole. Con questo non voglio dire che la Toscana sia terra di mafia, ma la Toscana è terra di conquista delle mafie. Il favore che facciamo alle mafie è quello di nascondere il problema. La Toscana ha ancora un tessuto civile, sociale, una Pubblica Amministrazione sana, quindi possiede gli anticorpi e per questo non può minimizzare il problema che c’è. Essere consapevoli del problema è il primo modo per avviarlo a soluzione”.
Il Presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, si è congratulato con i quindici Comuni aderenti all’iniziativa “Valdarno Valdisieve E!state Liberi!”: “Riuscire a presentare progetti assieme, con così tante amministrazioni locali, non è scontato – ha detto Mazzeo – è stupendo pensare che le amministrazioni locali si prendano, su un tema così importante come quello della cultura della legalità, la responsabilità di sostenere anche economicamente dei progetti così significativi soprattutto per le nuove generazioni”.