21, Luglio, 2024

Passaggio ad Autolinee senza grosse criticità in Valdarno. Resta il nodo delle differenze di costo nelle diverse aree

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Un passaggio ‘soft’, quello che dal 1° novembre ha visto subentrare il nuovo gestore unico in Toscana per il trasporto pubblico su gomma: è Autolinee Toscane, che anche in Valdarno ha sostituito i precedenti gestori in forza della gara a lotto unico regionale vinta nel 2016, a cui hanno fatto seguito passaggi nei tribunali per ricorsi e impugnazioni di sentenze e ritardi vari. Dal 1° novembre 2021, infine, il passaggio è effettivo: Autolinee Toscane ha ereditato oltre 5mila dipendenti (inoltre un centinaio di autisti in più vengono assunti in questi mesi) e circa 2.600 autobus (altri 62 sono stati noleggiati per garantire il pieno servizio fin da subito).

I primi giorni del nuovo gestore sono passati senza grossi intoppi, con l’unica eccezione relativa alla registrazione sul sito https://www.at-bus.it/it/, necessaria per acquistare i nuovi abbonamenti: nei primissimi giorni l’elevato accesso ha reso difficoltose le procedure, un problema che ora l’azienda ha provveduto a risolvere. Accanto ai metodi per l’acquisto online, biglietti e abbonamenti possono essere ancora acquistati presso biglietterie ufficiali o rivenditori, e sul sito sono indicati tutti i contatti.

Per quanto riguarda il territorio del Valdarno, non risultano pervenute al momento particolari segnalazioni di criticità relative a tratte o orari di servizio.

Dagli studenti valdarnesi arrivano però alcuni rilievi, di cui si fanno portavoce Aniello Squillante e Chiara Guzzo, che da alcuni anni seguono le vicende del TPL: “La cosa che ci preme veramente sollecitare alla Regione Toscana è sempre la differenza tariffaria a discapito degli abbonati divisi per fasce chilometriche rispetto agli utenti a tariffazione oraria o MIV , per un servizio più limitato in orari e mezzi per le zone non coperte, per non parlare del raffronto, se vogliamo, tra urbano ed extraurbano, pensando che la città metropolitana è vasta, a parità di chilometri percorsi per recarsi in un istituto, uno studente in provincia spende il doppio e ha meno corse. Non ci sembra più giusto, essendo ora subentrato un unico gestore, adottare tariffe differenti per zone”.

Resta sul tavolo in particolare la questione della differenza di costi fra chi usa la Circolare del Valdarno, sul territorio aretino, e gli studenti del Valdarno fiorentino che invece non possono usufruirne: per loro gli abbonamenti sono infatti mediamente più costosi. Una questione su cui i comuni del Valdarno fiorentino e la Città Metropolitana avevano iniziato a confrontarsi prima dell’arrivo della pandemia, e che ora dovrà essere di nuovo riaperta e affrontata, insieme alla Regione, per trovare una soluzione più omogenea in modo da non penalizzare nessuno.

Infine, un’ultima segnalazione è relativa al biglietto di corsa semplice: “Purtroppo abbiamo avuto la spiacevole sorpresa che questo tipo di biglietti ha una validità di soli 7 giorni”, segnalano gli studenti.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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