I posti blu diventano una questione tutta interna al Comune unico. A sollevarla il consigliere Roberto Renzi che denuncia: “A Figline incassi di oltre 300mila euro, a Incisa meno di 15mila euro: si tratta di un campanilismo feroce privo di senso. Con questi soldi in cinque anni si finanzierebbe il rifacimento di Piazza Marsilio Ficino, ma niente finora è stato fatto”.
I posti blu del Comune unico fruttano soldi quasi esclusivamente a Figline. E’ questa la denuncia di Roberto Renzi, consigliere di centrodestra che ha presentato oggi un’interrogazione in consiglio comunale: “Ad Incisa si incassano in un anno 14.900 euro ed a Figline circa 303.000 una cifra ben 20 volte più grande, che non ha niente di proporzionale guardando la cittadinanza residente (rapporto reale di circa 1 a 3)”.
Sulle strisce blu, nelle scorse settimane si erano accese di nuovo le polemiche. Una situazione, sottolinea il consigliere di opposizione, che “lascia l’amaro in bocca”: “ I cittadini di Figline Valdarno sono vessati da una gabella nascosta, ma i numeri non lasciano interpretazioni, gli incassi sono 20 volte superiori ed è semplicemente assurdo".
"Si continua a lavorare – prosegue il consigliere – senza avere il coraggio di rivoluzionare un sistema che non può più reggere. Questo modus operandi, che può essere riassunto come una ricerca maniacale di prender gabelle ovunque sia possibile, non rappresenta in alcun modo un cambio di passo per la città che ne avrebbe invece bisogno”.
Roberto Renzi quindi rilancia: “Pensiamo al rilancio del nostro centro storico visto che le strisce blu sono tutte ubicate li, pensiamo alla pavimentazione, con questa “tassazione” da parcometro una ristrutturazione si ripagherebbe in soli cinque anni. Invece il nostro centro è tutt’ora l’unica realtà non ristrutturata e forse resterà con questo ignobile manto di asfalto per anni. Mentre ci vorrebbe un segnale di forte discontinuità, per ricercare un alleggerimento fiscale, si mantiene un campanilismo feroce, che non offre sviluppo e non ha alcun senso.