6.000 persone, 250 tra giornalisti, fotografi e operatori Tv, misure di sicurezza eccezionali, servizi d’ordine capillari: per la visita di Papa Francesco una macchina organizzativa impeccabile. Presenti i sindaci del Valdarno aretino e fiorentino. Giulia Mugnai ha consegnato il quadro di Lorenzo Bonechi
Pur di raggiungere Loppiano tanti sono arrivati a piedi da Incisa, altri hanno lasciato l'auto a metà strada, altri ancora, invece, sono riusciti a parcheggiare la macchina nella cittadella. Tanta fatica ma l'obiettivo era importante: alle 10.00, infatti, era attesa la visita di Papa Francesco. Un evento importante per tutto il territorio che ha richiesto una macchina organizzativa eccezionale: misure di sicurezza ingenti da parte di carabinieri e polizia, servizi d'ordine numerosi e capillari grazie ai volontari delle Misericordie valdarnesi e di tante zone della Toscana, del Gaib, della Vab, della Prociv, presenza massiccia della polizia municipale proveniente anche dai comuni limitrofi.
Dalla prima mattina fino alle 9.30 6.000 persone e 250 tra giornalisti, fotografi e operatori Tv, hanno raggiunto l'area davanti al Santuario Maria Theotokos. L'attesa per tutti è terminata alle 10.00 quando l'elicottero del Sommo Pontefice è atterrato al campo sportivo: un'auto elettrica ha portato Papa Francesco tra le gente fino al Santuario.
Giovani e meno giovani, famiglie, bambini hanno preso parte all'evento. Presenti anche i sindaci del Valdarno aretino e fiorentino. Il sindaco di FIgline Incisa, Giulia Mugnai, ha consegnato, come annunciato, un quadro raffigurante San Francesco dell'artista figlinese Lorenzo Bonechi.
Tanta la gioia e l'emozione dei presenti quando, dopo l'introduzione di Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari, ha preso la parola Papa Francesco.
"Le parole chiave del cammino della comunità cristiana sono "Parresia", il coraggio e la sincerità nel dare testimonianza della verità e insieme la fiducia in Dio e nella sua Misericordia, e 'Hypomoné', la perseveranza, il rimanere e l'abitare le situazioni impegnative che la vita ci presenta". Papa Francesco ha anche sottolineato l'importanza della memoria per costruire il futuro.
Ed ancora: "Il carisma dell'unità è uno stimolo provvidenziale e un aiuto potente a vivere questa mistica evangelica del 'noi' e cioè a camminare insieme nella storia degli uomini e delle donne del nostro tempo come 'un cuore solo e un'anima sola' scoprendosi e amandosi in concreto quali 'membra gli uni degli altri'".
"Nel cambiamento di epoca che stiamo vivendo occorre impegnarsi non solo per l'incontro tra le persone, le culture e i popoli e per un'alleanza tra le civiltà ma per vincere tutti insieme la sfida epocale di costruire una cultura condivisa dell'incontro e una civiltà globale dell'alleanza. E per far questo occorrono uomini e donne, giovani, famiglie, persone di tutte le vocazioni e professioni, capaci di tracciare strade nuove da percorrere insieme".
Dopo oltre un'ora il Sommo Pontefice è ripartito lasciando in tutti coloro che affollavano l'area del Santuario una sensazione di pace e di serenità.
Il Vescovo di Fiesole Mario Meini: "La visita di papa Francesco a Loppiano è un momento bellissimo: una conferma solenne del carisma dei focolarini e della loro esperienza, ma anche una ventata di gioioso entusiasmo con tutti i presenti. Unità, non uniformità, memoria per costruire il futuro, invito a non dissociare mai la mente, il cuore e le mani (pensare-sentire-operare) in modo che ogni attività umana sia sempre frutto di buoni sentimenti e di saggi ragionamenti. Un bel momento che Loppiano non potrà mai dimenticare e che anche la diocesi di Fiesole custodirà con viva gratitudine".