Inaugurata Palomar, la Casa della Cultura, in piazza della Libertà a San Giovanni. Al taglio del nastro il sindaco Valentina Vadi ha voluto i due precedenti colleghi, Mauro Tarchi e Maurizio Viligiardi. Presente, tra gli altri, anche il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
Dieci anni di attesa per i sangiovannesi ma adesso potranno usufruire di una struttura d’eccellenza, restaurata ed allestito grazie ai contributi della Regione Toscana e all’impegno economico del Comune di San Giovanni Valdarno, che accoglierà anche la biblioteca comunale Masaccio ed in cui troveranno posto il prestito librario, la consultazione e lo studio con postazioni a sedere, accoglienza, informazione e reference, biblioteca ragazzi, access point (per la fruizione gratuita della rete e della connessione con postazioni dedicate). Sarà inoltre un luogo per attività culturali di varia natura, uno spazio libero, di confronto e di costruzione del sapere. I servizi e le funzioni della Casa della cultura, una volta terminata l’emergenza sanitaria e con il ritorno delle attività a pieno regime, saranno ulteriormente implementati. La struttura è dotata di infrastrutture tecnologiche di nuova generazione tra cui l’introduzione di elementi di digitalizzazione nel prestito, che rappresenterà una delle innovazioni più importanti e un grande video wall, collocato nella sala conferenze al primo piano.
Soddisfatta ed emozionata il sindaco Valentina Vadi: ” “Oggi è un giorno importante per San Giovanni Valdarno, tanto atteso nella nostra comunità cittadina – ha sottolineato il primo cittadino Valentina Vadi – dopo oltre dieci anni di lavori apre le porte Pàlomar Casa della Cultura. Desidero ringraziare tutti coloro che hanno contribuito all’allestimento e alla sistemazione di Pàlomar Casa della Cultura perché potesse aprire le sue porte alla città: l’assessore alla cultura, Fabio Franchi, gli uffici comunali (cultura, comunicazione, area tecnica), i dipendenti della biblioteca Masaccio con un pensiero affettuoso rivolto alla direttrice Stefania Andreini, la segreteria del sindaco. Un ringraziamento speciale e particolare rivolgo alle due persone che hanno guidato e coordinato il lavoro e tutti noi negli ultimi mesi: Giuseppe Gherpelli, già direttore della Cultura del Comune di Firenze e Antonella Agnoli, autrice delle Piazze del Sapere e anima ideativa della nostra Casa della Cultura. Sono convinta che oggi sia un giorno importante per la nostra comunità, ma sia anche un segnale importante quello che si alza da San Giovanni Valdarno con l’inaugurazione della Casa della Cultura: in un momento storico difficile e, a tratti, drammatico in cui la cultura è ritenuta, forse più di sempre, un prodotto economicamente e finanziariamente poco remunerativo ed utile, aprire uno spazio pubblico, un luogo di saperi, conoscenza, relazioni e di costruzione di ‘cultura’ a disposizione della collettività sia un atto coraggioso e controcorrente di cui l’Amministrazione Comunale che io rappresento è fiera ed orgogliosa e che distingue San Giovanni Valdarno nel nostro territorio”.
“‘Fondare biblioteche’, ha scritto Marguerite Yourcenar nelle Memorie di Adriano ‘è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che, da molti indizi, mio malgrado, vedo venire. Ho ricostruito molto, e ricostruire significa collaborare con il tempo, nel suo aspetto di “passato”, coglierne lo spirito o modificarlo, protenderlo quasi verso un più lungo avvenire; significa scoprire sotto le pietre il segreto delle sorgenti’. Il mio auspicio – ha concluso il sindaco Vadi – è che Pàlomar Casa della Cultura possa rappresentare proprio questo: un luogo in cui si scava nel passato, si recuperano le radici per costruire e dare alla nostra comunità una prospettiva futura”.
“Palomar – ha aggiunto la progettista Antonella Agnoli – vorremmo che fosse non solo una biblioteca, non solo un luogo dove connettersi ad internet, ma uno spazio in divenire, carico di aspettative e di opportunità per ognuno, aperto a molteplici possibilità. Vorremmo che la Casa della Cultura di San Giovanni fosse il posto dove tutti, a prescindere dalla provenienza, dalla religione, dal titolo di studio, dall’orientamento sessuale o politico possano sentirsi a loro agio, come a casa”.
“Sono felice di partecipare a questo bellissimo momento per la comunità – ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani –. Siamo in una fase di ripresa e di ripartenza dopo un periodo difficile di separazione e rallentamento. E lo dobbiamo fare e lo stiamo facendo attraverso la cultura. E adesso abbiamo bisogno di guardare con speranza al domani, alle nuove generazioni. La Casa della Cultura rappresenta per San Giovanni e per il Valdarno un punto di riferimento dove condividere momenti sociali e di incontro. Uno spazio che arricchisce la vita sociale e cultura di una città laboriosa, aperta e importante della Toscana come è, appunto San Giovanni Valdarno”.
Sono state 200 le persone intervenute attarverso le visite animate a cura dell’associazione culturale Hey there! I am using theater di Andrea Giannoni. Nella sala grande al primo piano è stata allestita, a cura del Fotoclub il Palazzaccio, la mostra fotografica “Per te, per ricordarti spesso” della fotografa Claudia Corrent, esposizione che potrà essere visitata ogni giorno nell’orario di apertura della Casa della Cultura. La Casa della Cultura sarà aperta anche domani, domenica 20 giugno, dalle 9.00 alle 12.00.