19, Aprile, 2024

Ordinanza regionale: il 1 maggio chiusi solo grandi supermercati, al pomeriggio. Protestano i sindacati, proclamato sciopero

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L’ordinanza firmata dal Presidente Giani prevede che supermercati, ipermercati e centri commerciali saranno chiusi dopo le 13. Un provvedimento contro cui si scagliano i rappresentanti di categoria di Cgil, Cisl e Uil: ” stato un dietrofront, avevano annunciato altro”

Sabato 1 maggio le grandi strutture di vendita, e cioè supermercati, ipermercati e centri commerciali, rimarranno chiusi dopo le 13, ma potranno rimanere aperti al mattino. Lo ha deciso il presidente della Toscana, Eugenio Giani, che ha firmato l’ordinanza sulle chiusure grande distribuzione in vista della festività di sabato. L’obiettivo è ridurre il rischio di assembramenti, vista l’emergenza sanitaria ancora in corso. Possono aprire farmacie, parafarmacie, rivendite di giornali, di tabacchi e di piante e fiori. Al pomeriggio gli esercizi chiusi potranno inoltre effettuare consegne a domicilio di generi alimentari e beni di prima necessità, previa prenotazione però on line o telefonica. 

Le disposizioni di chiusura, precisa la Regione, non si applicano alle medie strutture di vendita e agli esercizi di vicinato, ai bar, ristoranti e pub, e a pizzerie, rosticcerie, panifici, pasticcerie, negozi di pasta fresca, gelaterie e simili, che come attività artigianali potranno rimanere aperte secondo le modalità e gli orari consentiti dalla normativa statale. Anche i mercati si svolgeranno regolarmente. 

Ma questa ordinanza non è piaciuta ai sindacati di categoria, che hanno protestato duramente. "Ieri la Regione aveva comunicato di disporre la chiusura di supermercati e centri commerciali per la giornata del Primo Maggio, nell’ottica di evitare assembramenti, in funzione anti Covid", tuonano le rappresentanze sindacali di categoria di Cgil, Cisl e Uil. "Oggi invece l’ordinanza firmata in tarda serata dal presidente Eugenio Giani dice che le strutture il Primo Maggio potranno stare aperte tutto il giorno, mentre solo le grandi superfici dovranno chiudere entro le 13: un comportamento inaccettabile che dimostra l'inaffidabilità di questa presidenza regionale. Non si cambiano le carte in tavola da un giorno a un altro". 

"Se Giani non intendeva rispettare la festività del Primo Maggio, festa dei lavoratori e delle lavoratrici, lo poteva dire sin da subito. La giornata simbolo dei valori fondanti della nostra storia, che oggi rappresenta anche un intervento a tutela della salute collettiva in piena pandemia oscurata da un Presidente senza coraggio", dicono i segretari generali di Filcams Cgil, Fisascat e Uiltucs Toscana, che confermano per il Primo Maggio la proclamazione dello sciopero e dell’astensione dal lavoro per i lavoratori e le lavoratrici del commercio. "Vergogna".

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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