13, Novembre, 2024

Opere pubbliche e bilancio, i Democratici e Progressisti: “Ecco perché non abbiamo partecipato al voto”

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“Il Gruppo Consiliare non ha preso parte alla votazione: per l’ennesima volta siamo arrivati a discutere un atto redatto in modo superficiale e sul quali vi sono forti dubbi di legittimità”, spiega il capogruppo Fabio Camiciottoli

"Il nostro Gruppo non ha preso parte neppure alla votazione del piano triennale delle opere perchè per l'ennesima volta siamo arrivati a discutere un atto redatto in modo superficiale e sul quali vi sono forti dubbi di legittimità". Il capogruppo dei Democratici e Progressisti spiega così le posizioni assunte all'ultimo consiglio comunale, quello che ha portato all'approvazione del bilancio e del piano delle opere pubbliche.

"Un piano – spiega Camiciottoli – portato all'attenzione dell'aula senza che vi sia stata un'istruttoria tecnica alle numerose osservazioni effettuate da alcuni gruppi consiliari e da una cittadina. Non è stata recepita nessuna nostra osservazione e le giustificazioni addotte ci sono apparse pretestuose, non veritiere e politicamente scorrette perché contraddicono anche atti d'indirizzo già approvati. Un Presidente del Consiglio che di fronte a forzature delle regole mette comunque in approvazione l'atto. Il sindaco e la giunta non sono riusciti a motivare le opere che intendono perseguire, e la presenze di due documenti, uno del sindaco che accoglie le osservazioni e uno del dirigente che le rispinge, la dice lunga sul modo di agire dell'amministrazione montevarchina". 

In merito al bilancio, Camiciottoli aggiunge: "L’approvazione di un bilancio preventivo dovrebbe essere un momento in cui si individuano sia le specifiche azioni di Governo cittadino sia le relative risorse economiche. Con rammarico, dobbiamo evidenziare che l’obiettivo di illustrare, attraverso il Documento Unico di Programmazione, tutte le attività svolte dall’amministrazione comunale sia sotto il profilo strategico che operativo non viene assolutamente raggiunto. Al Consiglio comunale viene proposto un documento, in molti casi troppo generico, che limita ed inficia l’azione d’indirizzo e la successiva fase di controllo propria dell’Organo elettivo".

"Una genericità – aggiunge Camiciottoli – che lascia troppa libertà di spesa e di agire ad una Giunta che in questi anni non ha dato prova di avere né una visione generale di medio e lungo periodo né qualità politico amministrative. Un Bilancio generico che non ha neppure il pregio di recepire in azioni di governo i tanti Atti d’indirizzo che in questi mesi sono stati ratificati dal Consiglio. Purtroppo ogni impegno assunto dal sindaco viene sistematicamente disatteso. Non vogliamo, come vorrebbe il sindaco, che il Consiglio venga di fatto e in modo indiretto svuotato di funzioni". 

Tra i temi che, secondo i Democratici e Progressisti, mancano all'appello, ci sono: "Una razionalizzazione della spese di gestione dei poli culturali; una spesa sul sociale che andrebbe qualificata attraverso una seria riflessione sui nuovi bisogni; una qualificazione della macchina amministrativa dove si valorizzino i dipendenti meritevoli e si razionalizzino le strutture apicali; un serio obiettivo di controllo rispetto ai servizi erogati da Publiacqua e da Sei; una comunicazione istituzionale non a senso unico". 

Il capogruppo Camiciottoli conclude: "Nessuna risposta a queste problematiche è stata individuata nel DUP in discussione. In molti casi troviamo singolare anche il comportamento politico dei nostri colleghi consiglieri di maggioranza che di fronte alla presentazione di un bilancio che non recepisce nulla di quanto ratificato preferiscono il silenzio e abdicare dal proprio ruolo senza neppure una protesta. Noi abbiamo ritenuto opportuno manifestare il nostro disagio verso questo modo di amministrare e di agire politico non partecipando al voto di questo bilancio perché riteniamo l’atto proposto irrispettoso del ruolo del Consiglio e privo di reale significato". 
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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