La prima cittadina di Montevarchi denuncia: “Nel reparto di oncologia, un fiore all’occhiello dell’ospedale del Valdarno, oggi si registra lo spostamento delle visite su Arezzo e il prolungamento dei follow-up che ha ridotto allo stremo delle forze medici e infermieri”
Criticità nel reparto di oncologia alla Gruccia, con carichi di lavoro pesanti per medici e infermieri: è quanto denuncia oggi in un comunicato il sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini che fa appello anche ai suoi colleghi affinché, attraverso la Conferenza dei Sindaci del Valdarno, si intervenda con la Asl per risolvere le problematiche.
"Sono molto preoccupata – dice Chiassai Martini – per l’Oncologia in Valdarno, che accusa un pericoloso depotenziamento del servizio con lo spostamento delle visite su Arezzo e con il prolungamento dei follow-up che ha ridotto allo stremo delle forze l’attività dei medici e degli infermieri. Mi stanno giungendo continue segnalazioni da parte di cittadini e di operatori sanitari del nostro ospedale per questa situazione difficile. Un forte disagio sopportato dai pazienti e dalle loro famiglie, in una condizione già delicata, che è ingiustificabile, pensando anche agli sforzi fatti negli anni dalla popolazione e dalle associazioni di volontariato per trasformare l’Oncologia in uno dei fiori all’occhiello della sanità nel territorio".
"Non capisco – continua il sindaco di Montevarchi – come la Asl continui a riempirsi pubblicamente la bocca con grandi elogi sulle eccellenze ospedaliere valdarnesi e poi si finisca sempre per non garantire funzionalità ai servizi presenti addossando responsabilità e carico di lavoro sul personale medico. È anche per questo motivo, che malgrado l’ndifferenza della Regione Toscana, il silenzio assordante dell'Assessore Saccardi e delle rappresentanze politiche di maggioranza sulle promesse e gli impegni mancati in Consiglio regionale, continuo a battermi su tutti i fronti per un ospedale del Valdarno che sia di primo livello".
Chiassai torna a battere ancora sul punto del riconoscimento di Ospedale di primo livello: "Un riconoscimento che non è una semplice etichetta, ma una risposta concreta per mettere in sicurezza i servizi ospedalieri potendo contare su risorse certe e su una adeguata dotazione di personale nei reparti. La difficoltà e le criticità di Oncologia devono essere risolte senza ulteriori indugi. La Conferenza dei Sindaci deve farsene carico subito, smettendo di sostenere soltanto le strategie aziendali: come rappresentanza istituzionale dei cittadini è chiamata a difendere principalmente i servizi e la qualità delle prestazioni nel territorio. Solo un ospedale che non venga depotenziato a vantaggio di altri presidi può garantire efficacemente la tutela sanitaria del cittadino valdarnese".