29, Maggio, 2024

Omicidio Luciano Butti: i familiari del presunto mandante chiedono nuove indagini

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A chiederlo i familiari di Denis Cavatassi ritenuto il mandante dell’omicidio del socio. La richiesta della sorella al Senato

Omicidio Luciano Butti: i familiari di Denis Cavatassi, cinquantenne di Teramo, presunto mandante dell'assassinio del montevarchino, chiedono la riapertura delle indagini e lo faranno in Senato. La sorella dell'uomo condannato a morte in Thailandia con verdetto confermato lo scorso 18 gennaio cercano di smuovere l’opinione pubblica su una condanna ritenuta immotivata.

I fatti risalgono al marzo 2011 quando il corpo di Butti, 61 anni originario di Montevarchi e residente nel Paese del sud-est asiatico dal 1991 dove nell'isola di Phi Phi gestiva il ristorante “Ciao bella”, venne ritrovato in una pozza di sangue a circa duecento metri dall'entrata della cascata Bang Pae. Fu raggiunto da tre colpi esplosi da una calibro 11 che, centrandolo all'addome, al petto e alla clavicola destra, non gli lasciarono scampo. Accanto al corpo anche una motocicletta, noleggiata proprio a Phuket, dove spesso si recava per motivi legati ai suoi affari.

La polizia thailandese escluse subito la pista delle rapina finita male, dal momento che nelle tasche di Butti vennero ritrovati 22.100 baht. Le cause della morte furono ricondotte a questioni di affari e nel giro di pochi giorni le indagini si conclusero con l’arresto degli esecutori materiali, tre persone del posto e Cavatassi, socio di Butti nel ristorante “Ciao Bella”, nell'Hotel Marine e nella foresteria “Maya”. Secondo la polizia thailandese avrebbe commissionato l’omicidio. Il movente un credito di circa otto milioni di bath (oltre duecentomila euro) che Cavatassi aveva nei confronti del socio e che questi non aveva onorato.

Cavatassi ha sempre respinto ogni accusa. Sua sorella Romina sta conducendo una battaglia perché venga riconosciuta l’innocenza di suo fratello. Con l’avvocato Alessandra Ballerini stamani insieme ad Amnesty International e al senatore Luigi Manconi sarà in Senato per raccontare cosa è accaduto a suo fratello chiedendo nuove indagini, partendo da una serie di elementi, che suo avviso, lo scagionerebbero da ogni accusa.

 

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