Inizia il lavoro di restauro conservativo per la pala di Michelangelo Vestrucci rinvenuta nella chiesa settecentesca di Rendola. L’opera, ritrovata in stato di forte degrado, è stata per adesso riassembrata dalla restauratrice Stefania Bracci; adesso l’amministrazione comunale insieme all’associazione Via dei Musei, promotori del progetto, chiamano la cittadinanza alla collaborazione e lo fanno attraverso una raccolta fondi che deve raggiungere la somma di 2000 euro per permettere di completare il primo restauro.
La pala è di dimensioni ragguardevoli: circa 2 metri e 40 per 185 cm. Inizialmente si trovava nella chiesa antica di Rendola; poi è stata spostata in quella settecentesca che ormai è in completo disuso. Questo spostamento è stato totalmente privo di attenzione: infatti l’opera è stata poggiata a terra e li abbandonata. Da un esame tecnico e accurato, è stato scoperto il valore dell’opera: è una delle più belle di Mighelangelo Vestrucci e si compone di una parte superiore rappresentante la Madonna e di una parte inferiore con rappresentati i santi. Michelangelo Vestrucci, pittore considerato minore, aveva una bottega a Montevarchi e una a Firenze e fu il primo maestro di Giovanni Martinelli. Lo testimonia anche l’affresco nella sacrestia di Santa Maria del Giglio: operato dal Vestrucci ma con la visibile mano del Martinelli giovane nella rappresentazione di San Giovanni.
Sarà salvato il quadro di Michelangelo Vestrucci da anni chiuso all’interno della chiesa ormai abbandonata della frazione di Rendola, nel comune di Montevarchi. Lo scorso dicembre Romeo Romei, originario proprio di Rendola, aveva scritto una lettera all’Arcivescovo Monsignor Fontana, chiedendo di interessarsi alla sorte di questo dipinto, considerato come uno dei più interessanti realizzati dal pittore montevarchino Vestrucci, che fu attivo nella Firenze dei Granduchi. Poi l’annuncio del Sindaco Chiassai col Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro che, una volta accolta l’istanza proveniente dalla comunità, hanno affidato i lavori all’associazione culturale montevarchina “Via Dei Musei” che si occuperà del restauro conservativo per la messa in sicurezza dell’opera d’arte.
Le rappresentanti dell’associazione Via dei Musei: “Adesso inizia una raccolta nei negozi di Montevarchi, per fare in modo che i cittadini possano contribuire anche con pochi euro ad aiutarci nel restauro. La parte conservativa è già iniziata; il quadro era a brandelli ed è stato riassemrato con l’aggiunta di piccole parti di tela e intelato “a pasta fiorentina” cioè con un metodo antico. La restauratrice è Stefania Bracci.Dopo si potrebbe, se la sottoscrizione lo consentirà, passare a un restauro diverso che consista in una parte integrativa per riportare il quadro, il più vicino possibile all’originale. L’impegno dell’associazione dei musei è che l’opera rimanga nel Comune di Montevarchi. Questa iniziativa è in linea coi nostri intenti di promozione del territorio e del nostro patrimonio artistico”.
Il Sindaco Chiassai: “Un restauro molto delicato e impegnativo che permetterà di riportare ai vecchi splendori, un’opera del Vestrucci di estremo valore culturale; e di restituirla, naturalmente, a tutta la comunità. Mi auguro che i nostri concittadini possano, in maniera virtuosa, collaborare a questo importante obiettivo partecipando alla raccolta fondi promossa dell’associazione Via dei Musei”.